L’opera fa parte di un progetto in corso di realizzazione dal titolo Yūgen, concetto dell’estetica tradizionale giapponese che viene tradotto letteralmente in ”leggermente scuro”, ma che ha una vasta gamma di significati. Non serve infatti solo a descrivere il fascino per le cose in penombra di cui non riusciamo a conoscere del tutto i limiti ed i particolari, ma si usa anche con senso più ampio, per indicare ciò che, essendo oscuro, è insondabile, misterioso e imperscrutabile poiché al di là dell’umana comprensione.
Il progetto indaga fin dove la luce riesce a penetrare, cercando di osservare il suo disperdersi tra le foglie del sottobosco oppure nelle valli vulcaniche del Teide, fino a giungere quasi alla totale oscurità.
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Nasce nel 1982 a Bologna, dove vive e lavora. Dopo la laurea in Storia del mondo contemporaneo all’Università di Bologna si diploma con lode in Fotografia all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Ha perfezionato i suoi studi frequentando il Master di Alta Formazione sull’Immagine Contemporanea di Fondazione Fotografia Modena dove ha iniziato ad approfondire la sua ricerca. All’attività di fotografo freelance affianca quella di docente.
Nel 2013 partecipa a una residenza d’artista presso il centro Stills di Edimburgo e alla residenza Baessa 1310-Lagorai fotografato presso Arte Sella. Nel 2016 è ospite di BAR – Basilicata Art Residency. Principali mostre personali e collettive: 2017 – Maison Européenne de la Photographie, Parigi; Parallel Photo Platform, Lisbona; Teatro Carignano, Torino. 2016 – Posto Fisso, Fotografia Europea, Reggio Emilia. 2015 – International Photo Project, Spazio Soderini, Milano. 2014 – Open Studio, Sala degli Archi, Livorno; Us, Foro Boario, Modena. 2013 – Principianti, ex Ospedale Sant’Agostino, Modena; Contemplative, PAC, Milano; Prima Luce, Sala Dogana Palazzo Ducale, Genova; 2012 – Avanzi, Museo della Storia di Bologna, Bologna.