Andrea Bruciati (Corinaldo, 1968) collabora attivamente con riviste di settore in veste di talent scout, e con altri organi di stampa analizzando il ruolo che compete oggi all’opera d’arte e al bene culturale, intesi quali esperienze formative dove la tutela si coniuga alla valorizzazione. Grazie a queste peculiarità e ai ruoli di direttore artistico della fiera ArtVerona dal 2014 al 2016 e della Biennale di Giovani creativi dell’Europa 2015 (BJCEM 2015), è riconosciuto come promotore militante della ricerca emergente per cui ha concepito numerosi format. Dal 2017, a seguito di selezione pubblica internazionale indetta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è alla guida dell’Istituto Autonomo Villa Adriana e Villa d’Este di Tivoli da lui denominato dall’ottobre 2018, Villae. Fra i format ideati: lab. it, videoREPORT, prima visione, 40, L’immagine sottile, Fruz, Past Forward, On Stage, Message in a Bottle; So Fresh!, studiovisit. it, and Where the West Ends, Hadrianus, Adriano, Hadrian (2017); Artisans (2018); Après le deluge: moi (2019). Tra le rassegne che ha organizzato ci sono: Ouverture: Art from Italy (2002); Painting Codes (2006); Arrivals and Departures Europe: a new generation of artists (2010); 00 ITALIA: 100 masterpieces for a hypothesis of History (2012), Yellowing of the Lunar Consciousness (2013); visions for an inventory (2014); The Rooms of Aragon (2015), Morandi and Agnetti: difference and repetition (2016) and Versus (2016); E dimmi che non vuoi morire (2018); Eva vs Eva (2019).
Daniele De Luigi è dal 2014 curatore della Galleria Civica di Modena - Fondazione Modena Arti Visive, dove ha co-curato le collettive Versus e A cosa serve l’utopia e le personali di S. Arienti e M.M. Zanin, oltre alla sezione di fotografia della retrospettiva di Cesare Leonardi. È membro del Comitato scientifico della Fondazione Studio Marangoni di Firenze, dove insegna Pratiche installative. Collabora da anni con il festival Fotografia Europea di Reggio Emilia curando progetti espositivi (G. Barrera, E. Arzuffi, S. Kurtis, S. Bergantini, J. Spinatsch, F. Minelli) e, dal 2012, la rassegna e il premio Giovane Fotografia Italiana, giunta alla settima edizione. Nel 2017 è stato membro della commissione MiBACT-GAI per Panorami contemporanei e luoghi in trasformazione, per cui ha poi seguito il lavoro del duo Calori&Maillard, e ha curato il progetto di residenze BJCEM Mediterranea Youth Photo culminato nella mostra di F. Landi, E. Lhuisset e A.C. Pinho per la Young Artists Biennale a Tirana. Ha contribuito a diversi cataloghi e pubblicazioni e partecipato a numerose conferenze, tavole rotonde e seminari sulla fotografia. È stato membro di giuria per il Premio Fondazione Francesco Fabbri, il Premio BNL MIA fair, il Premio Celeste, oltre che segnalatore per il Premio internazionale Gabriele Basilico.
Francesca Baboni. Vive a Correggio (RE). Laureata in Lettere Classiche con indirizzo storico-artistico all'Università di Bologna, è critico d'arte, storico dell'arte e curatrice indipendente. Da diversi anni cura per spazi privati ed istituzionali mostre personali e collettive di artisti contemporanei, con un'attenzione particolare alla pittura e alla fotografia. Ha collaborato con diverse riviste del settore e al momento è redattrice della rivista Artribune. Collabora con il Centro Studi Correggio Art Home dedicato al pittore Antonio Allegri detto Il Correggio, ed è membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Il Correggio, che ne gestisce l'attività.
Lorenzo Balbi (Torino, 1982) è direttore del MAMbo, Museo d'Arte Moderna, Bologna. Dopo la laurea in Conservazione dei Beni Culturali all’Università Ca’ Foscari di Venezia, si specializza in Arte Contemporanea all’Università degli Studi di Torino. I suoi testi ed articoli sono stati pubblicati su diverse riviste tra cui: Il Giornale dell'Arte, Inside Art, Artribune, Mousse, La Stampa, Exibart, ATP Diary, Il Giornale dell'Architettura. Per quattro anni è stato direttore artistico della galleria Verso Artecontemporanea, spazio dedicato alla ricerca sugli artisti emergenti del continente asiatico. Alcune sue collaborazioni recenti comprendono la curatela del Live Program per DAMA, nuova fiera sperimentale dedicata a gallerie emergenti internazionali, il comitato scientifico di NESXT, festival degli spazi indipendenti e la curatela del Pomilio Blumm Prize, concepito in collaborazione con Magnolia e Sky Arte HD. Dal 2007 alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, insegna Metodologia della Curatela per Campo, corso per curatori (www.fsrr.org/campo) e si occupa dell’organizzazione e dello sviluppo di progetti espositivi negli spazi dell’istituzione a Torino e a Guarene d’Alba e delle rassegne espositive della Collezione Sandretto Re Rebaudengo all’estero. Tra le mostre curate: Neve chimica (Casa Olimpia, Sestriere, 2012); Riikka Kuoppala. La casa di biscotti (Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, 2013); Thomas Teurlai. Europium (Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, 2014); Stanze/Rooms (meCollectors Room, Berlino, 2014); Pierre Michelon. Parole e angurie (Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, 2015); Spin-Off (Centro de Arte Contemporaneo, Quito, 2015); Daniel Frota. Irrealis Mood (Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, 2016). Ha seguito come assistente curatore il progetto Residenza per Giovani Curatori Stranieri nel 2009 (coordinatore Ilaria Bonacossa), nel 2011 e 2012 (coordinatore Stefano Collicelli Cagol), fino a diventare il curatore responsabile del progetto dalla nona edizione nel 2015 (www.fsrr.org/ycrp).
Matteo Bergamini (1984) è giornalista e critico d'arte. Vive e lavora a Milano.Attualmente è Direttore Responsabile della rivista Exibart e collaboratore per il settimanale D - la Repubblica.Dal 2009 al 2011 è stato Direttore Editoriale della rivista Con-fine, e ha collaborato con diverse testate, tra cui DDN Design Diffusion News, Kritika e Juliet. Nel 2018 ha curato le mostre personali di Luca Gilli, Interno in Surreale, ArtVerona, e Di/Stanze al Museo Diocesano di Milano; Aldo Runfola di Aldo Runfola, Galleria Michela Rizzo – Venezia; e la performance Corpo a Corpo di Marcella Vanzo, Casa G, Milano. Nel 2009 ha fondato l'Associazione Culturale FAC – Fronte Arte Contemporanea – e curato, tra le altre, le mostre The Wall, Milano; Ustioni, Firenze; Ombrapenombrabuio, Bologna; Clandestinità, Firenze; A-mano e il progetto itinerante Ultimo Quarto, entrambe a Milano. Ha tenuto lezioni e conferenze in istituzioni pubbliche e private, tra cui Museo del Novecento, Accademia di Brera e Nuova Accademia di Belle Arti (Milano); Carrara Marble Weeks; Scripta Festival (Firenze); Macro Testaccio (Roma) ed è stato nella commissione di diversi premi, tra cui Un’opera per il Castello, Premio Lissone, ArtTeam Cup.
Paola Tognon dal 2018 è direttrice scientifica del Museo della Città - Luogo Pio Arte Contemporanea e Museo civico Giovanni Fattori a Livorno Critica, curatrice e docente, ha operato presso enti privati e pubblici per esposizioni, pubblicazioni e residenze sulle arti visuali. Esplora con particolare attenzione l’attualità delle relazioni tra discipline diverse, tra tecnologia e arte, tra contesto e pratiche artistiche partecipative e site specific nell’ambito urbano e naturale. Nel 2012 fonda Contemporary Locus.
Stefano Taddei. Nato a Vignola (MO) e vive ad Albinea (RE). Laureato in Conservazione dei Beni Culturali - Area Contemporanea all'Università di Parma. È critico d'arte e curatore indipendente.