Per una geografia erratica delle nuvole (o del diritto nomadico di tutti gli esseri viventi)
stampa fotografica inkjet, filo da cucito, cornice bianca, vetro su vetro
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Per una geografia erratica delle nuvole (o del diritto nomadico di tutti gli esseri viventi)#2
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Del Confine
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Del Confine#2
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L’opera si compone di due capitoli, che trovano espressione in gruppi di immagini. Allude a una delle opere più monumentali -benché immateriali- realizzate dall’essere umano: i confini, ossia la divisione più o meno arbitraria dello spazio che, nel momento in cui lo misura, lo definisce. Eppure tali definizioni non sono permanenti ma subiscono variazioni nel tempo: sono come ricami effimeri e arbitrari sulla superficie della terra, a cui tuttavia sono attribuiti potere assoluto e valore innegabile. A volte ne seguono la conformazione, altre ancora sono stabiliti da chi deteneva il potere dominante. Ora sono barriere più o meno osmotiche a seconda di chi sia il soggetto che le attraversa.
BIOGRAFIA - Nata a Orzinuovi (Bs) nel 1979. Vivo a Flero (Bs) e lavoro tra Brescia, la Valle Camonica e Berlino.Ho studiato pittura presso la NABA sez. Brescia (1998-2003) e ho conseguito il diploma con una tesi sull’Estetica Relazionale. La mia ricerca ha origine da quell’ambito e alterna un lavoro individuale ad un approccio collettivo e progettuale.Il lavoro individuale è spesso legato al corpo -in termini di spazio dove si misura il nostro grado di libertà o costrizione- e all’individuo come storia singolare e come luogo delle relazioni e dell’incontro con l’altro. Il linguaggio che utilizzo spazia dall’istallazione, all’azione, passando per il video e la fotografia.monicacarrera.blogspot.comIl lavoro collettivo è spesso la modalità con cui affronto progetti di arte pubblica, che molte volte si situano sul confine tra l’immaginario e le effettive possibilità degli spazi pubblici e condivisi.Dopo un periodo iniziale di lavoro intenso, dal 1999 al 2004 (con progetti e collaborazioni in Italia e all’estero) ho sentito la necessità di condurre una ricerca più appartata e silenziosa. Dal 2012 affianco al lavoro personale il progetto“ Case Sparse | Tra l’Etere e la Terra”, condotto e sviluppato con F. Damiano, una Residenza artistica in Valle Camonica che coinvolge comunità e artisti nella realizzazione di un parco di arte natura e che -durante il suo svolgersi- condivide il processo creativo degli attori coinvolti, con diversi spazi d’arte in Italia e all’estero che lo rendono visibile, collegando il centro con la periferia, in un respiro continuo tra produzione e fruizione (www.casesparse.com). Nel 2016 sono co-fondatrice dell’associazione culturale CARME che gestisce la programmazione dello spazio omonimo (www.carmebrescia.it)