#7 (Spazio delicato. Acqua. Profondo)
acrilico, pastello ad olio, olio, tela di cotone
109x86cm
Sono spinta dalla necessità di cogliere vissuti intimi, invisibili, della nostra vita: memorie, affetti, relazioni.
Porto tutto quello che vivo dentro la pittura.
Le immagini nascono dal rapporto con persone e luoghi. Emergono poi da una pratica di azione-reazione tra il mio corpo (che è strumento di lavoro), la mia sensibilità, e il materiale pittorico.
L’immagine non è costruita a priori, ma da un procedere in cui si insinuano immagini mnemoniche, esperienze, relazioni, affetti, domande.
La pittura è l’incontro di più parti.
Le immagini sono evocative di qualcosa che va oltre la figura percepita e si riferiscono alla realtà interiore, non materiale, non razionale dell’essere umano. Se il corpo ha un rapporto chiaro e definito con la realtà visibile, la fisicità e la concretezza sono però contenitori di qualcosa di più incerto, un contenuto con il quale costituiscono un’unità. Sono veicoli di un’immagine non visibile che riguarda la realtà dell’essere umano.
I vissuti intimi, le memorie affettive emergono da un linguaggio pittorico fatto di movimenti di linee e piani di colore, scontri tra di essi, macchie, cancellature e sovrapposizioni. È una pittura che si avvicina al disegno, per il suo rapporto con lo spazio vuoto del supporto. Cè un dialogo tra vuoti e pieni, ci sono molti silenzi. Questi lavori nascono infatti anche dalla mia necessità di silenzio, pausa visiva e interiore. Riflessione sul rapporto tra quello che c’è dentro la tela e quello che inizia subito oltre il bordo del quadro, ciò che sta in alto e ciò che sta in basso, ciò che si muove e ciò che sta fermo. Per questo, l’uso di ampie porzioni di tela quasi non dipinta: sono silenzi, pause, leggerezze. C’è poi la ricerca di una coesistenza tra forza e fragilità, tra vigore e debolezza. Sono interessata alle forze e al movimento. I miei occhi e la mia pelle cercano la compresenza della forza e della fragilità, il manifestarsi del vigore e l’emergere della debolezza. Cercano dove la materia sembra cedere per poi risollevarsi. Dove la materia assume una forma per poi ribellarsi ad essa. Dove sparisce lasciando una traccia di sé e poi rinasce sotto forma nuova. Mi stupisco del movimento tra l’incertezza e la certezza e della continua trasformazione dell’uomo.
BIO
Nata a Memmingen, Germania, nel 1991, ma cresciuta a Pisa, ha studiato all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, all’Accademia di Belle di Bologna e alla Kunsthoschule di Kassel. Si è diplomata a Bologna nel febbraio 2019. Al momento non ha una base stabile, ma si muove tra la Germania e l’Italia.
Mostre_
2019
3-24 Maggio 2019: Restituit, collettiva, Fondazione Zucchelli, Bologna.
14 Febbraio 2019: Klasse Thomann zeigt Haltung, workshop e mostra, a cura di Nada Schroer, Kunsthoschule Kassel.
2018
23 Novembre 2018_ La Ghiacciaia. Ombre, suoni profondità, collettiva, Bomporto di Modena.
9-25 Novembre 2018_ From eyes, from skin, from silence, from water, personale, Galerie Rasch, Kassel.
Luglio 2018_ Rundgang, collettiva, Kunsthochschule, Kassel.
2017
A Mare, collettiva, Associazione culturale “4Quarti”, Firenze.
HERE2017, collettiva, Cavallerizza Reale, Torino.
2016
Il tempo e il vissuto tra arte e natura, collettiva, Mutabilis Arte, Torino.
Art fragments from Albertina Academy of Fine Arts of Turin, collettiva, Spokojna Gallery, Academy of Fine Arts, Varsavia.
Residenze artistiche_
1-15 maggio 2018: Residenza artistica press il SÌM, Centro di Arte Contemporanea di Reykjavík, Islanda, offerta dal Little Constellation Network.
Premi_
Vincitrice del 2° premio al Premio Roberto Daolio per l’Arte Pubblica, “Plutôt la vie… plutôt la ville”, IV Edizione 2017. – Premio Little Constellation.
Collaborazioni_
Tra il 2014 e il 2016 collabora con l’associazione culturale Micron alla realizzazione della performance Punti Linee Superfici e la video-danza Le mie Linee (finalista a La Danza in 1 minuto).
Pubblicazioni_
Plutôt la vie…plutôt la ville, Premio Roberto Daolio per l’arte pubblica / Roberto Daolio prize for public art (relazioni), 4.5. edizione / edition 2017 2018, Fausto Lupetti Editore, Bologna 2019