Premio Combat Prize

Martina Camani - Premio Combat Prize

OPERA IN CONCORSO | Sezione Scultura/Installazione

 | Cavallo a dondolo

Cavallo a dondolo
scultura, ferro, vernice bianca
130x60x100 cm

Martina Camani

nato/a a Vicenza
residenza di lavoro/studio: Monticello Conte Otto, ITALIA


iscritto/a dal 03 apr 2019


Under 35

http://cargocollective.com/martinacamani


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Altre opere

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Angeli
ricamo a mano, scultura, ferro, stoffa
190x80x110 cm

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L’uccello
costume, tulle

 | Dormite e sperate che sia un maiale

Dormite e sperate che sia un maiale
scultura, ferro, resina
40x30x100

Descrizione Opera / Biografia


Sin dall’Antichità il cavallo giocattolo ha abitato le case degli uomini e i cuori dei bambini desiderosi di cavalcare questo maestoso animale a imitazione degli adulti, di incontrarlo e stringere con lui un legame, proprio per tutto ciò che esso rappresenta: istinto, forza, bellezza. Tra storia collettiva e immaginario privato, questo succedaneo ludico dell’animale diventa quindi per l’artista la rappresentazione del desiderio del cavallo, ciò che sta prima dell’incontro vero e proprio ma che allo stesso tempo ne costruisce le fondamenta e ne stimola la curiosità. Il Cavallo a dondolo assume una forma inusuale, una grandezza adeguata perché possa essere utilizzato anche da un adulto così che ogni visitatore ne posso fare esperienza. //Martina Camani nasce a Vicenza nel 1994. Nel 2016 si laurea in Arti Visive e Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia e a marzo 2019 si laurea in Arti Visive e Moda allo IUAV di Venezia. Nell’estate 2015, in occasione della 56. Esposizione Internazionale d’Arte, collabora come performer con diversi artisti tra cui Adrian Piper (vincitrice del leone d’oro 2015), Maria Eichhorn e Olaf Nicolai. Nel 2015 vince il bando Energie Sommerse 2015 ed espone insieme a Marta Scaccia un ciclo di cinque installazioni, Epifanie dal Fronte, insediate in palazzi storici del centro di Vicenza. Tra il 2015 e il 2017 si dedica inoltre allo studio ed all’insegnamento delle danze popolari della tradizione europea ed ebraica. Nel 2016 fonda Teatro della Cenere, compagnia teatrale e associazione culturale vicentina incentrata principalmente sul lavoro del corpo performativo, l’arte come dimensione sacra e la fusione di discipline tra arte visiva, prosa e performance art. Lo stesso anno vince il premio della giuria popolare al Combat Prize di Livorno. Tra il 2013 e il 2018 partecipa a diverse mostre collettive e si lega al lavoro di Collettivo Barnum (2015-2017). A gennaio 2018 prende parte alla sessione invernale ad Anversa del Jan Fabre Teaching Group. Durante gli anni di magistrale a Venezia ha avuto l’occasione di studiare con artisti e insegnanti come Alberto Garutti, Antoni Muntadas, Angela Vettese, Silvia Calderoni e NSK State in Time. A marzo 2018 ha esposto l’opera They shines with both alla pinacoteca del Museo Civico di Palazzo Chiericati – Vicenza, in un evento appositamente dedicato. A ottobre 2018 partecipa alla mostra collettiva The Useless Land curata da Irene Sofia Comi e Elda Maresca in collaborazione con Lajone Art, presso il Castello di Lajone. A novembre 2019 prende parte alla mostra collettiva Persona curata dagli studenti di UAL Saint Martins presso l’Institute di Psychoanalysis di Londra in occasione del centenario del Giornale Internazionale di Psicoanalisi; tra gli artisti anche Melik Ohanian.Da gennaio 2019 apre insieme ad alcuni colleghi con i quali condivide lo spazio Il Salotto: studio d’artista, luogo privato di lavoro, fucina di idee ( https://www.instagram.com/salotto/?hl=it ).