Una storia lunga miliardi di anni
inchiostro (trasferimento fotografico) e pittura a olio, tela
105 x 93 cm
You love to walk, it’s a matter of fact
inchiostro (trasferimento fotografico), tela
90 x 142 cm
L’opera ”Una storia lunga miliardi di anni” raffigura alcunerocce e particolari isolati del paesaggio delle Dolomiti,realizzati con il trasferimento di stampe fotografichesu tela, per mezzo di uno smacchiatore.Essa si fonda sui contrasti: sul piano formale tra la trasparenzadei soggetti e la compattezza della macchiadi pittura, e sul piano concettuale tra la concretezzadella roccia reale e la sua rappresentazione evanescentesulla tela. Alla solidità delle rocce si oppone la leggerezzadella loro riproduzione che consegna allo spettatoresolo le tracce essenziali volte a poter riconoscerele figure. Ciò che di più resistente abbiamo diventacosì delicato e vago, sottolineando l’aspetto labile edestremamente fragile del mondo che abitiamo. Il colorerosa intenso inoltre si distacca da quelle che sonole tinte naturali dei soggetti originali, astraendone ulteriormentela loro natura. Il titolo infine rimanda allastoria della formazione della Terra e della roccia comeelemento primordiale.L’opera, in ultima analisi, cerca di porre sullo stesso pianopittura e sperimentazione fotografica, assottigliandola differenza concettuale e formale dei due mezzi.Maddalena Granziera nasce a Treviso il 23/02/1991 dove attualmente risiede e lavora. Nel corso degli anni riceve una formazione artistica e nel 2017 consegue il Diploma Accademico di II˚ livello in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. A marzo 2019 espone al MO.CA di Brescia insieme ai vincitori della X Edizione del Premio Nocivelli, concorso a cui partecipò a settembre dell’anno prima vincendo il Premio Coppa Luigi. Nello stesso periodo viene selezionata per un programma di residenze artistiche per l’estate ’19 presso Villa Greppi, a Monticello Brianza, (LC).A giugno 2018 viene selezionata al progetto Step by Step curato dal Progetto Giovani di Padova in collaborazione con il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova. Nel marzo del 2017 viene selezionata dal curatore A. Bertani per un’esposizione collettiva a Pordenone, e inoltre entra a far parte dei finalisti del Premio Combat Prize presso il Museo G. Fattori di Livorno. Nel 2016 accede a diversi concorsi d’arte e viene chiamata da Casa Falconieri a esporre un’opera presso il Castello San Michele di Cagliari. É fondatrice del Collettivo Barnum insieme ad altri giovani artisti, gruppo con cui espone a Vicenza e Venezia dal 2015 al 2016. Nel 2015 collabora all’allestimento dell’opera di Thea Djordjadze e assiste Marco Fusinato alla 56° Esposizione Internazionale d’Arte – All the World’s Futures di Venezia.I linguaggi con cui si esprime sono la pittura e la fotografia.