Premio Combat Prize

Luca Zarattini - Premio Combat Prize

OPERA IN CONCORSO | Sezione Pittura

 | La mela di Odessa

La mela di Odessa
mista, tela
150x200 cm

Luca Zarattini

nato/a a Codigoro
residenza di lavoro/studio: Comacchio, ITALIA


iscritto/a dal 04 mag 2019

http://www.lucazarattini.it


visualizzazioni: 344

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mista, tela
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mista, tela
150x200 cm

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Stanze (Omaggio a Luciano Berio)
mista, tela
150x200 cm

Descrizione Opera / Biografia


Composizione, componimento, compimento: nell’atto del comporre s’esprime un’esigenza d’ordine, e al contempo una ricerca di senso, di un’idea del mondo che sia per l’appunto compiuta. Quando fissi su una pagina o una tela o uno spartito musicale il moto incessante delle cose, è come se scoccassi una freccia verso il cielo, fermandola su un punto qualsiasi della sua traiettoria, scattandone per così dire un’istantanea, una fotografia. Là fuori, però, la vita corre, le immagini si sovrappongono e si sfaldano a vicenda, sicché la rappresentazione dell’artista è sempre parziale, è sempre infedele suo malgrado. Anzi: quanto più l’artista riesca a comporne un quadro perfettamente definito, tanto più la sua composizione suona falsa, perché l’esperienza del nostro vissuto è viceversa indefinita, perché il farsi delle cose consiste essenzialmente in un disfarsi.
Luca Zarattini, invece, procede in senso opposto. Non gli interessa la meta, bensì piuttosto il viaggio, il movimento, il divenire. A osservare le sue opere, ti sembra di guardare attraverso il finestrino d’un treno in corsa sui binari – un caleidoscopio di paesaggi ora più vicini ora più lontani, e mai del tutto a fuoco. Oppure, quando l’immagine parrebbe fissarsi in un punto esatto della tela, scopri che sotto la vista in primo piano c’è pure un’altra vista, e dopo un’altra e un’altra ancora. È il suo modo di rappresentare il mondo, la sua cifra d’artista: per Zarattini ogni composizione è una scomposizione.” Michele Ainis
In questa composizione che ha come titolo ” La mela di Odessa” protagonista è il tempo, silenzioso, da cui s’affaccia sempre l’ineffabile, ciò che non si può dire e non si può mai raccontare. Questo testo è una pagina fitta di cancellature: non linda, pulita, immacolata, non una composizione finita e definita, ma il farsi del testo come della vita, con le sue trasformazioni, con le sue deformazioni.
Luca Zarattini è nato a Codigoro nel 1984.
Ha frequentato l’indirizzo di decorazione plastica all’istituto d’arte “Dosso Dossi” di Ferrara.
Si è laureato in Pittura nel luglio 2009 all’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Vive e lavora tra Ferrara e Roma.