Descrizione Opera / Biografia
I Public Anagrams di Irene Pittatore (2016 - in corso) sono affissioni dedicate all’arte pubblica e alle sue parole chiave.Attraverso il gioco linguistico, i Public Anagrams si propongono di allargare i contesti di discussione su arte e sfera pubblica, abbandonano il guscio scientifico per un confronto brutale, ma ironico, con l’irruenza del quotidiano.
I Public Anagrams hanno debuttato nel novembre 2016, con la curatela di Nicoletta Daldanise, in occasione della settimana dell’arte contemporanea a Torino, su più di 1000 mezzi pubblici del trasporto urbano torinese e sono stati trasmessi ogni 30 minuti sui monitor delle stazioni della metropolitana..
Sono stati presentati a (S)RADICAMENTI, Società di Studi Geografici | Giornata di Studi Oltre la Globalizzazione. Torino, Campus Luigi Einaudi, nel dicembre 2016 e pubblicati sulla rivista Cities nel luglio 2018 (Politicising city branding: Some comments on Andrea Lucarelli’s ‘Place branding as urban policy’di Alberto Vanolo).
Parte del progetto di libro d’artista A BOOK TO/BE. A DIY USER MANUAL FOR ART PRACTICES IN URBAN REGENERATION$, la serie di anagrammi entra in diretto contatto col contesto urbano dal quale la ricerca ha preso le mosse. L’estetica pubblicitaria delle affissioni si mette in competizione con quella dello spazio metropolitano, per far riflettere attraverso il gioco e lo spaesamento.Il libro d’artista avrà la forma di un manuale d’uso senza istruzioni dedicato a progetti artistici e sfera pubblica, con approfondimenti su forme, ragioni e conseguenze del ricorso alla ”creatività” da parte della pubblica amministrazione e degli investitori privati nei progetti di rigenerazione urbana.
www.abooktobe.wordpress.com
Irene Pittatore (1979, Torino)Artista e giornalista pubblicista. La sua pratica artistica concentra l’attenzione sulle responsabilità sociali e culturali dell’artista rispetto al contesto di intervento, indagando le complesse relazioni tra arte, genere, economia e sfera pubblica. In residenza per The Spur a Es Baluard Museo d’Arte Moderna e Contemporanea (Palma di Maiorca), per Resò a Capacete (Rio de Janeiro e San Paolo), a Berlino grazie al Premio Movin’ Up e a Torino per Viadellafucina Twinning Residency, ha realizzato installazioni e interventi per Arts Santa Mònica (Barcellona), MACA Museo de Arte Contemporáneo (Alicante), Es Baluard (Palma di Maiorca), Museo di Palazzo Grimani (VE), Bienal de la Habana OFF, Biennale des Jeunes Créateurs d’Europe et de la Méditerranée e numerose gallerie e musei italiani. Collabora con la Galleria Opere Scelte di Torino. Ha scritto d’arte contemporanea, femminismo e identità di genere su MW – First gender neutral magazine e Playboy.