Descrizione Opera / Biografia
La ricerca artistica di Casu Gabriele Domenico riflette sulla violenza di cui l’uomo è capace e sull’indifferenza imperante in questo periodo storico. Per violenza si intende violenza fisica mortale, un vero e proprio supplizio terreno che trasforma il corpo vitale in qualcosa di inanimato,un involucro, un oggetto nel mondo fisico. La carne diventa pura materia plastica e cromatica carica di potenza espressiva, e si fa portavoce della condizione di noi esseri viventi: il nostro corpo è tutto il nostro io, è tutto il nostro destino. Ed è quando è un altro individuo a decidere per il nostro corpo che si perpetua l’istinto viscerale e oscuro che si nasconde nell’animo umano. Un istinto che punta alla violenza, atto a sottomettere e togliere la vita a un altro essere in un rapporto vittima-carnefice che prosegue in linea retta dagli albori dei tempi fino ai giorni nostri e che spesso non è semplice sopravvivenza, ma atto sadico dedito al godimento. Se nel 900 l’uomo ha esplicitamente toccato l’apice della violenza di cui è capace, oggi, epoca relativamente pacifica per l’occidente, è segnata da una preocupante indifferenza su ciò che l’uomo e l’essere vivente in generale stanno subendo, tra guerre, povertà e sfruttamenti. Siamo anestetizzati dalla tecnologia e dai media, che ci portano alla più totale indifferenza verso le atrocità che ogni giorno si consumano a scapito di animali e persone e ci allontanano dalla riflessione sulla crudezza dell’esistenza recludendoci in una bolla ignorante e insensibile. Lo scopo di questa ricerca è far nascere sensazioni forti, anche sgradevoli, per sensibilizzare su queste tematiche.
-Nato a Chieri nel 1997, ha frequentato il Liceo artistico Primo di Torino diplomandosi con il massimo dei voti nel 2016.Lo stesso anno Si è iscritto all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e oggi frequenta il terzo anno del triennio di pittura.
-Nel 2014 vince il primo premio StellaLab 2014 e nello stesso anno il primo premio del concorso calendario Solidea.
-Nel 2017 partecipa alla sua prima collettiva di pittura in Accademia Albertina curata dal professor Giuseppe Leonardi.
-Nel 2018 Partecipa alla collettiva di incisione alla galleria d’arte ”Piazzale dell’Arte” di Torino a cura di Silvano Mercuri.
-Fra il 2018 e il 2019, ha colaborato con i musei della reggia di Venaria Reale realizzando in loco la copia ad olio dei Telamoni della fontana d’Ercole presenti alla mostra ”Ercole e il suo mito”, successivamente i dipinti sono stati esposti in mostra.
-Nel 2019 partecipa alla realizzazione dell’opera pubblica ”GiocaAurora” nel giardino Alimonda a Torino in occasione della Biennale della democrazia 2019.-Dal 2018 ha aperto una collaborazione con la Pinacoteca Albertina curata da Enrico Zanellati Che prevede la realizzazione di opere ad olio in loco inerenti alle mostra in corso, poi esposte nella stessa.