Descrizione opera:
Non credo nell’anima gemella,
ma credo nelle anime che sono
in sintonia, anime che rispecchiano
l’un l’altro. (Richelle Mead)
Cenno biografico:
Eva Antonini nasce a Rapperswil (Svizzera), luogo d’infanzia, di adolescenza e di studi. La sua predisposizione naturale a plasmare la creta – materia che più tardi prediligerà per le sue creazioni – emergono già nei primi anni della sua esistenza.
Nonostante la vita la orienti verso un percorso professionale del tipo commerciale e linguistico, nel 2002 erompe la sua vera passione per la scultura che la porta ad immergersi, senza voltarsi indietro, in questo affascinante mondo di creatività tridimensionale.
Il corpo come “traduttore dell’anima al visibile”! Seguendo questo fil rouge nella sua ricerca, Eva Antonini dà nascita a frammenti di corpi e volti impregnati dal tempo e dai segni lasciati della vita. Frammenti come una sorta di mappa del vissuto che contemplano la fragilità e transitorietà dei momenti e della vita, la metamorfosi tra passato e presente.
Negli anni successivi la sua ricerca scultorea si fa inarrestabile e concitata, soprattutto nel silenzio della notte. La possibilità di poter trasferire le sue idee sulla materia la entusiasma e, allo stesso tempo, la tormenta.
Seguono numerose mostre collettive e individuali, nazionali ed internazionali, simposi, incarichi e premi, di cui il più recente assegnatole da Artemilano 2018.
Nel 2018 inaugura ufficialmente il suo nuovo e spazioso atelier.
Il suo curriculum espositivo (collettivo e personale) la vede presente in varie località della Svizzera, in Italia, Spagna, Austria, Francia e Stati Uniti.