L’opera è un omaggio alle diverse popolazioni del sud del Messico e in particolare alla loro celebrazione nativa Guelaguetza (in Zapoteco ”condividere, cooperare’’) in onore del dio Centeolt (dio del mais). Questa tradizione è tutt’ora fondamentale nelle celebrazioni e nei riti contemporanei di Oaxaca, al sud del Messico. Le cuciture tra i tessuti messicani e il lino rappresentano la convergenza storica tra una tradizione pre-colombina e la sua attuale conservazione.Chicchi di mais, ventagli di palma intrecciata e un ”comal de barro” sono alcuni strumenti quotidiani che compaiono nella composizione dell’opera. Le diverse textures, raggiunte attraverso l’uso di cera e resine, permettono di vedere la stratificazione dei colori e dei materiali: metafora del percoso storico dei popoli Messicani e delle loro tradizioni.
Eliel David Pérez Martínez, nato nel 1998, studia per due anni alla Escuela de Bellas Artes de Oaxaca, attualmente studia il diploma di I livello in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo con indirizzo Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Finalista tra i 28 artisti della 102ma colettiva giovani artisti della Fondazione Bevilacqua La Masa.
Vincitore del premio C16, progetto segnalato e premiato, SECULTA, Messico
Menzione d’onore del ‘’Premio estatal de la Juventud’’, Oaxaca, Méssico.
Laboratorio aperto di Pittura e Disegno, workshop e mostra collettiva a cura di Carlo Di Raco, Miriam Pertegato e Martino Scavezzon, Capannone 35, Forte Marghera, Venezia.
Vincitore della mostra finale dei partecipanti della residenza artistica Casa del Pittore, Torre di Casole, Monteleone di Fermo.
Mostra dei finalisti e vincitore del premio Domus Artis, sezione Impatto Visivo, organizzata dalla Fondazione Premio Napoli.
Invito al colore, mostra collettiva organizzata dalla Associazione Artistica Culturale di Burano, Burano.
Casa del Pittore, residenza artistica, organizzata dal comune di Monteleone di Fermo.
Archypélagos, mostra collettiva a cura di Luca Reffo e Nicola Cisternino, Spazio Emergency, Venezia.
Dentro l’occhio della mosca, mostra collettiva a cura di Maya de Martin Fabbro, Ca’ Pier, Venezia.