Descrizione Opera / Biografia
DESCRIZIONE OPERA
La fotografia descrive come un quadro astratto un particolare scorcio di una architettura avveniristica sul lungomare di Singapore. E’ lo stile tipico della mia serie Biocities, che indaga le superfici architettoniche come se fossero la pelle delle città, e mira ad estrarre da queste prospettive immagini non di paesaggio documentario, ma di astrazione geometrica.
BIOGRAFIA
Carlo D’Orta (Firenze, 1955).
328-0416111 / www.carlodortaarte.it / carlo.dorta@fastwebnet.it
Abitazione e corrispondenza - Piazza Verbano 26, 00199 Roma
Studio Arte - Piazza Crati 14, 00199 Roma
Viaggiatore e fotografo da oltre 40 anni, si dedica allo studio dell’arte contemporanea e si perfeziona in corsi avanzati di pittura nell’ambito della Rome University of Fine Arts (RUFA) e di un master in fotografia allo IED di Milano. La sua visione fotografica subisce una profonda evoluzione, dall’iniziale approccio documentario a scatti di ispirazione astratta o venati da una visione metafisico/surrealista. La sensibilità cromatica maturata anche durante il percorso formativo dà alle sue fotografie una forte caratterizzazione pittorica, frutto talvolta anche di limitati interventi in post-produzione su luci e colori.
Privilegia la fotografia di architettura e il paesaggio, cui dedica serie differenti.
La serie BIOCITIES racconta le architetture contemporanee o loro particolari cercando di estrarre da esse quadri di astrazione geometrica, avendo negli occhi e nella mente la pittura di Malevic, El Lissitzky, Mondrian, Rotchko e altri.
La serie VIBRAZIONI si concentra invece su riflessi e deformazioni prodotti dalle vetrate di grattacieli o da altre superfici specchianti, che producono immagini astratte in stile futurista/surrealista.
La serie di installazioni fotografia+scultura (S)COMPOSIZIONI-METAFORA DELLA VITA rielabora le fotografie della serie Biocities scomponendone i pezzi e ricomponendoli poi in sculture (in metallo, vetro di murano o plexiglass) che creano una nuova struttura architettonica, fatta degli stessi pezzi presenti nella fotografia, ma diversa dalla architettura che della fotografia è oggetto. Da qui nasce la “metafora della vita”: Freud e Jung ci spiegano, infatti, che la nostra personalità si evolve componendo e ricomponendo continuamente gli stessi mattoni della nostra mente.
La serie EUR 42/OGGI. VISIONI DIFFERENTI, frutto di una approfondita ricerca condotta nel 2017, racconta - in modo talvolta metafisico, altre volte tendente all’astrazione - le tre stagioni architettoniche sviluppatesi negli 80 anni di vita del quartiere romano (razionalismo/neoclassico, modern style, contemporary style). Questa ricerca si è tradotta nel 2018 (80° compleanno dell’EUR) in mostre personali di Carlo D’Orta presso il Museo dell’Archivio Centrale Stato (maggio/giugno), al Festival Fotografia di Orbetello (luglio) e alla galleria dell’IPSAR-Istituto Portoghese di S.Antonio (in centro a Roma), e ancora nella pubblicazione di un libro d’arte con autorevoli testi critici (280 pagine, 180 fotografie, 24x28).
Dal 2009 ha esposto i suoi lavori in mostre personali presso Istituzioni pubbliche e gallerie private in Italia, Germania, Singapore e altri paesi. Nel 2013 ha tenuto la sua prima mostra personale museale (Biologia dell’Inorganico) nel museo di arte contemporanea Palazzo Collicola di Spoleto (PG, Italia). Nel 2015 l’Officina delle Zattere di Venezia ha ospitato, accanto al Padiglione del Guatemala alla Biennale d’Arte, la sua mostra personale Beyond the Lens, poi portata anche nel Tempio di Pomona a Salerno. Nel gennaio 2017 il National Museum di Singapore ha ospitato un evento one day dedicato alla sua serie Vibrazioni, e la mostra è stata poi riproposta nella Galleria Bruno Art Group di Singapore nei mesi successivi. Nel 2018 il Museo dell’Archivio Centrale dello Stato ha ospitato la sua mostra dedicata ad 80 anni di architetture del quartiere EUR di Roma.
Ha vinto o è stato finalista/selezionato in numerosi premi nazionali e internazionali, tra cui Sony World Photography Award, Celeste Prize, Premio Rospigliosi, Satura International Contest, Arteam Cup, Malamegi Vision Art Contest, Premio Scuola del Vetro Abate Zanetti di Murano (come foto-designer), Premio Enegan Art e altri.
Sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private di prestigio.
Tra le collezioni pubbliche si segnalano: Museo di AC Palazzo Collicola (Spoleto), Museo dell’Archivio Centrale dello Stato (Roma), Centro Congressi della Banca d’Italia a Roma, Camera Deputati, Ordine Avvocati nel Palazzo di Giustizia di Milano, EUR spa (Roma), Confindustria (Roma), Scuola Ufficiali Carabinieri (Rooma), Autorità per le Comunicazioni (AGCOM, Roma), Architektenkammer Baden-Wurttemberg (Stoccarda, Germania), Luiss Guido Carli (Roma), Istituto Italiano di Cultura a NY, Consolato Generale d’Italia a NY, Scuola del Vetro Abate Zanetti di Murano, e altre. Negli anni 2015-2017, inoltre, i suoi progetti “(S)Composizioni-Metafora della Vita”, “Vibrazioni”, “Liquidance” ed “EUR 42/Oggi: Visioni differenti” sono stati selezionati per entrare a far parte dell’Archivio del Fondo Malerba Fotografia, prestigiosa istituzione dedicata alla promozione della fotografia a livello nazionale e internazionale.
Tra le principali collezioni private si ricordano: Negri-Clementi (Milano), Villoresi (Milano), DeA Capital RE (Roma), The First Luxury Art Hotel (Roma), Venerucci (Roma), OMV Schwechat (Vienna), Alidem (Milano), Castello di Gargonza (AR).
Interviste e articoli sulla sua arte sono state pubblicati dai principali quotidiani italiani Il Corriere della Sera e La Repubblica (2018), e inoltre dalle riviste Espoarte (2019), Art&Law e Artribune (2018), Frattura Scomposta, InsideArt e Artisti in Campo (2017), Freccia di Trenitalia (2016), Aperitivo Illustrato (2015), AdToday (2014), Domus (2013), Artitude (2011) e su numerose riviste online.