Premio Combat Prize

Camilla Marinoni - Premio Combat Prize

OPERA IN CONCORSO | Sezione Grafica

 | Decanter (Zaffo)

Decanter (Zaffo)
immagine fotografica, cotone intrecciato all’uncinetto, vino, carta cotton 100%
56x77

Camilla Marinoni

nato/a a
residenza di lavoro/studio: Bergamo, ITALIA


iscritto/a dal 12 apr 2019

http://www.camillamarinoni.com


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immagine fotografica, cotone intrecciato all’uncinetto, vino, carta cotton 100%
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 | Zaffo (serie di 100 carte)

Zaffo (serie di 100 carte)
immagine fotografica, cotone intrecciato all’uncinetto, carta cotton 100%
23x31 cad

 | Zaffo 101

Zaffo 101
immagine fotografica, cotone intrecciato all’uncinetto, carta cotton 100%, ferro
100x51x45

Descrizione Opera / Biografia


Il lavoro “Decanter” fa parte di una serie intitolata “Zaffo” il cui intento è una riflessione sul tema del vuoto e dell’assenza causata dalla morte.Cosa si prova quando muore una persona amata?Come descrivere il dolore che si sente e si vive?Lo Zaffo, si legge nel dizionario, è “un tampone di garza da introdurre e stipare in una cavità naturale, in una breccia operatoria o in una ferita, a scopo emostatico o per controllare la cicatrizzazione nel processo di guarigione.” Zaffo diventa per me una presa di coscienza, un punto di vista, un vuoto ricamato. È l’impossibile tentativo di sanare una ferita e coprire una mancanza.La garza sottile si fa più spessa e diviene cotone che intrecciato assume le forme di un centrino, simbolo di estrema pazienza, cura, rinascita, tempo dedicato a sé e al proprio dolore.Nel mio caso diviene anche memoria di mia madre che mi ha insegnato ad usare l’uncinetto nei sui ultimi mesi di vita.L’ombra del centrino si adagia sull’immagine fotografica sottostante: un ombelico, organo primordiale del nutrimento umano. Simbolo di vita ma anche di morte.Decantare, sedimentare, stratificare. Il tempo crea livelli di memoria. In superficie, emergono dal vuoto, emozioni abissali.---Camilla Marinoni nata nel 1979 a Bergamo, dove vive e lavora.Si diploma in scultura nel 2003 presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano dove nel 2007 consegue il diploma specialistico in Arte e Antropologia del Sacro.Oltre agli studi accademici partecipa a diverse esperienze formative tra cui il corso di eccellenza TAM (trattamento artistico dei metalli) curato dall’artista Nunzio Di Stefano e direzione di Arnaldo Pomodoro (2007), il corso di tornio e di smalti per la superficie ceramica con gli artisti Rafaela Pareja e Samuel Bayarri (2012) e il workshop di pratica e teoria della performance art con l’artista Abel Azcona (2018).Nel 2005 vince il 1^ premio del concorso Esperienze della scultura contemporanea all’Accademia di Brera, S. Pietro all’Olmo (MI), nel 2015 riceve il premio CoffeeBreak.Museum, Museo Gianetti di Saronno (VA) e nel 2018 vince due premi durante Paratissima Torino. Tra le ultime mostre realizzate si segnala: 2019 - Paratissima Talents, a cura di Francesca Canfora, Castello Visconteo-Sforzesco, Novara; 2018 - Prima che le foglie cadano, a cura di Simona Bartolena, Villa Damioli, Palazzolo sull’Oglio (BS), 2017 - A MERET (personale) a cura di Giuliano Zanchi, Museo Bernareggi, Bergamo; Tra il sacro e la terra, Museo Montali, Rodello d’Alba (CN); IX Biennale di Soncino. A Marco, Rocca sforzesca, Soncino (CR); 2015 - CoffeeBreak.Museum (personale), a cura di Mara De Fanti, Museo Gianetti, Saronno; 2014 Anche le tartarughe fanno rumore quando respirano, a cura di Lorenzo Respi, Palazzo Gentilizio, Pietrarubbia (PU).