Descrizione Opera / Biografia
UBIQUITAS è un’installazione modulare che nasce come prima sperimentazione delle composizioni vetro/luci di Gonzalo Borondo: partendo dalla tecnica dell’acrilico graffiato su vetro, presente nel suo percorso sin dal 2011, l’artista cerca di andare oltre, mosso dal desiderio di animare il dipinto attraverso l’uso della luce, e di far fluttuare la figura della donna rappresentata. A seconda del sistema d’illuminazione e della disposizione delle lastre, si crea un dialogo differente col movimento, quindi con lo spazio-tempo in cui UBIQUITAS si inserisce.
GONZALO BORONDO nasce in Spagna nel 1989. Dal 2007 dipinge nello spazio pubblico, spinto dalla volontà di confrontarsi con una dimensione collettiva e di esplorare la relazione complessa tra Arte e Pubblico. Le sue opere nascono dal dialogo con il contesto in cui si trova ad operare, dall’incontro con le memorie dei luoghi e con le persone: il contesto crea l’opera, l’opera muta (con) lo spazio. La sperimentazione è alla base della ricerca artistica di Borondo incentrata sull’estensione delle possibilità della pittura a discipline, supporti (vetro, paglia, ceramica, superfici murali, legno) e pratiche estetiche molteplici. L’indagine del sacro e della natura impercettibile della psiche umana sono in fulcro della sua poetica. Borondo ha realizzato opere pittoriche e installazioni di arte pubblica in tutto il mondo e nel 2018 vince il Premio Arte Laguna nella sezione Land Art and Urban Art con l’opera Cenere (Selci IT, 2017). Dal 2012 ha presentato mostre personali a Roma, Madrid, Parigi, Londra e Marsiglia, progetti espositivi d’impianto installativo e esperienziale. Attualmente i suoi studi sono concentrati nell’intenzione di animare la pittura attraverso processi analogici inediti che vedono l’interazione di suono, luce e video, sintetizzata sul vetro, scenario di pitture dinamiche che oscillano tra visibile e invisibile.