Martina per me è un’icona, da intendersi come un’estensione della sua terra: la Sardegna. La mia ricerca parte da narrazioni frammentarie, a metà tra memoria e il rapporto diretto con il soggetto, storie che vengono a costruirsi tramite dialoghi e amicizie. All’intesa col soggetto si lega il mio mito personale. Le immagini nascono tramite un volontario artifizio ludico: l’inscenare. La ricerca della posa, di un costume, una luce, viene fissata tramite la fotografia, successivamente rielaborata con la pittura, senza mettere da parte la mia indagine psicologica sul soggetto.Beatrice Alici, nata nel 1992, ottiene nel 2011 il diploma del Liceo Artistico di Treviso. Nel 2016 ottiene il Diploma di I livello e nel 2019 quello di II livello in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo, con indirizzo Pittura, all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel 2016 diventa parte del collettivo artistico Fondazione Malutta, fondato nel 2013.Vive e lavora a Venezia.