Premio Combat Prize

Anthea Ipsale - Premio Combat Prize

OPERA IN CONCORSO | Sezione Fotografia

 | Anàstasis

Anàstasis
fotografia digitale, cornice
40x30

Anthea Ipsale

nato/a a Catania
residenza di lavoro/studio: Catania, ITALIA


iscritto/a dal 03 mag 2019


Under 35


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FIORE MAT
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Descrizione Opera / Biografia


La bellezza sta negli occhi di chi osserva le cose.
Anàstasis nasce dall’esigenza di indagare i concetti di bello e brutto.
Cosa è realmente bello? Cosa è realmente brutto?
Spesso, purtroppo, la nostra opinione si basa su canoni stereotipati che non sappiamo nemmeno quanto e se ci appartengano realmente.
Anastasia è una giovane ragazza tipicamente mediterranea che non ha scelto di possedere uno squilibrio ormonale che la portasse ad avere una peluria considerata eccessiva, diversa, esattamente come nessuno sceglie di che colore possedere gli occhi o i capelli. Nasciamo in una certa maniera e non credo siano questi i motivi della nostra bellezza o bruttezza.
Anastasia. però, porta con sé i retaggi di una cultura abituata a certi canoni e ciò compromette la sua autostima, nonostante sia una ragazza dalla bellezza invidiabile.
Il progetto è nato da una richiesta: ”Anastasia, per favore, non depilarti per i prossimi due mesi.”
Accettando la richiesta, ha vissuto la prima parte della sua estate, Maggio e Giugno, vivendo tutte le difficoltà che la portano a frequenti depilazioni laser e cerette.
Intanto, in una prima fase, sono stati fatti degli scatti alle bellezze che la natura mediterranea offre, stampate poi in formato instax Fujifilm.
La scelta delle piccole foto non è casuale: l’idea era quella di contrapporre visivamente non soltanto due stili diversi di fotografia - quella istantanea e quella digitale - ma anche due tipi di bellezza reputati diversi; una classica foto ’bella’, per via del soggetto e della tecnica, ad un soggetto giudicato brutto.
La foto finale dovrebbe concedere una riflessione: chi è più bello? La polaroid o Anastasia?
Su 20 scatti ne sono stati selezionati 6, secondo il criterio del bello: ”Anastasia, quali sono per te le foto più belle?”
In un secondo momento, è stata fatta un’analisi del contenuto della piccola fotografia: ”Anastasia, cosa rappresenta per te questa foto?”
Sono così venuti fuori i temi di identità, giudizio, sensualità, maternità, leggerezza e centratura.
Dopo aver individuato i punti cardine del percorso, sono state fatte due ultime richieste: ”Anastasia, in che parte del corpo senti questo concetto?” ed infine ”Anastasia, potresti interpretarmi soltanto col tuo corpo questo concetto?”.
Dopo aver scattato più di 1200 foto ad Anastasia a corpo libero o con addosso le polaroid, ne sono state selezionate 20 che compongono l’intero progetto.
Anthea Ipsale nasce a Catania il 25/10/94.
Al liceo si innamora del teatro grazie al corso di teatro francofono che le ha concesso di conoscere non soltanto la lingua e la cultura francese ma anche le ha concesso di esibirsi e scoprire il suo talento per la recitazione.
Comincia prima gli studi professionali di recitazione presso il Centro di formazione scenica Atman, diretto da Gabriella Saitta, prosegue diventando Actor Counselor Olistico, figura professionale ideata dalla signora Saitta che consiste nell’aiutare il cliente ad acquisire consapevolezza di sé e sciogliere i propri conflitti attraverso la combinazione delle metodologie olistiche o new age e della recitazione.
Nel 2019 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Catania in Scenografia per il teatro con valutazione finale di 110 e lode.
Da sempre amante dell’arte, della filosofia e dell’uomo, si occupa di fotografia e video, ricoprendo anche i ruoli di director e sceneggiatore.