“ Un sentiero è un tracciato che si può seguire, che ti porta da qualche parte. È ‘lineare’. Cos’è il contrario del sentiero? ‘L’assenza di sentiero’ , fuori dal sentiero, fuori strada. Che cosa c’è fuori dal sentiero? In un certo senso,tutto il resto. L’innata complessità del mondo è là fuori, ai margini del sentiero. Per i cacciatori e per i pastori i sentieri non erano sempre particolarmente utili. I raccoglitori non camminavano mai su un sentiero a lungo. Le erbe selvatiche, i bulbi commestibili, le quaglie, le tinture vegetali si trovano tutti fuori strada. L’intera gamma delle cose che soddisfano i nostri bisogni è la fuori. Per il raccoglitore il sentiero non rappresenta nulla di nuovo: se non lo abbandona torna a casa a mani vuote…. Ci sono sentieri che si possono seguire e c’è un sentiero che non si può seguire, perché non è un sentiero, è la natura selvaggia. C’è un andare ma non un viandante, non una meta, solo l’intero campo.”
Gary Snyder, “Nel mondo selvaggio”
Anna Marzuttini nasce a Gemona del Friuli (UD) nel 1990, dal 2011 vive e lavora a Venezia. Ha conseguito nel 2018 il diploma di Secondo Livello in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo con indirizzo Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Durante gli anni passati in Accademia ha partecipato a diversi workshop ed esposizioni collettive organizzate dall’Atelier F, a cura del professore Carlo Di Raco. Nel 2017 ha partecipato alla mostra collettiva di Graca d’Arte “Guardatemi il più possibile” alla Galleria internazionale d’Arte Moderna, Cà Pesaro (Venezia). Nel 2018 ottiene uno studio d'artista presso la Fondazione Bevilacqua La Masa, dove attualmente lavora. Ha partecipato alla mostra collettiva di ne residenza, "Opera Viva", tenuta presso la Galleria Bevilacqua la Masa, San Marco, Venezia.