Descrizione Opera / Biografia
Nella civiltà del consumo dove ogni cosa viene fagocitata rapidamente, l’opera “Love The Silence”, realizzata con una tecnica tradizionale come quella della pittura, diviene strumento per indagare e rappresentare i numerosi processi e le contingenze che danno origine al dipinto: la coscienza, l’inconscio collettivo, i fenomeni di massa, la storia, i simboli, gli archetipi, avvenimenti che danno vita ai ricordi, ai pensieri e ai desideri, circostanze che generano le storie quotidiane a cui prendiamo parte. Tutte le componenti dell’opera concorrono al desiderio di arricchire lo spirito, affidando al colore il compito di trasmettere emozioni e sincerità. Forme, soggetti, scritte e segni diventano elementi di una narrazione melting pot, una texture pittorica la cui articolazione visiva riflette le immagini personali e sociali del XXI secolo, per narrare il modo in cui questi fenomeni nel corso degli anni divengono consciamente o inconsciamente parte della nostra realtà, condizionando la nostra esistenza o frammenti di essa nella realizzazione dei nostri progetti o stili di vita.
/
Angelo Volpe (Pozzuoli, 1976) vive e lavora a Napoli.
Nel 1995 ha conseguito il Diploma di ”Arte applicata in grafica per pubblicità e fotografia”. Nel 2000 ha completato la sua formazione con una ”Laurea in Pittura”, conseguita presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli.
Ultimati gli studi ha collaborato per artisti di fama internazionale come: David Tremlett, Thomas Hirschhorn e Sol LeWitt, del quale è stato assistente dal 2002 al 2007.
La ricerca artistica di Angelo Volpe si focalizza sull’analisi di un mondo che produce ed emette un sovraccarico di immagini, ad un ritmo frenetico tale da anestetizzare ogni emozione o contenuto. Il suo linguaggio pittorico si fonda su un’estetica eclettica e poliedrica, un universo visivo saccheggiato dal mainstream commerciale ed esteso a molti aspetti della cultura popolare, quali: riviste, film, cartoon e soprattutto all’immenso mondo del web. Queste numerose fonti di immagini, filtrate e rese attraverso un cromatismo acceso e brillante diventano dipinti, arricchendo di “altri significati” forme che senza la pratica sapiente di un fare antico come quello della pittura, finirebbero per essere solo fuggevoli istantanee. Espressioni di un momento svuotato di ogni essenza dalla voracità con cui questa circolazione frenetica di rappresentazioni rende omogeneo ogni significato.
Numerose sono le sue esposizioni in Italia e all’estero. Nel 2011 espone nella mostra Future Pass – From Asia to the World, a cura di Victoria Lu, Renzo di Renzo e Felix Schöber, presso Palazzo Mangilli Valmarana, come evento Collaterale Ufficiale alla 54th Mostra Internazionale d’Arte la Biennale di Venezia. Mostra successivamente esposta al Wereldmuseum, di Rotterdam, in Holland, e nel 2012 al National Taiwan Museum of Fine Arts di Taichung, in Taiwan, e al Today Art Museum, di Beijing, in China.