Descrizione Opera / Biografia
Vanitas (69) fa parte della serie Stolen from the light, che vede lo scanner come tramutatore di oggetti in immagini, caratterizzate per un’estrema freddezza.Il medium decide cosa sfocare e cosa mettere a fuoco, “rubando” il ruolo dell’artista, che in questo modo può liberarsi della propria visione estetica; per questo motivo il processo può essere visto come una riflessione sull’attore fotografico e sul mezzo fotografico stesso.Le immagini provengono dal mondo organico ma qui diventano ibride, portando con sé caratteristiche analogiche e digitali. Ogni scansione è una rilettura del tema della Vanitas, una riflessione sulla morte e sul passaggio del tempo. Sono nature morte, non più dipinte ma analizzate dalla luce laser centimetro dopo centimetro.La ricerca si focalizza su di una fascinazione per le forme naturali che qui interagiscono con i mezzi digitali, ormai estensioni dirette del nostro corpo, influenzando il nostro modo di vedere la realtà, modificando la nostra capacità di leggere il mondo e in questo modo trasformando il nostro linguaggio e la forma della nostra mente.Le immagini di questa serie non sono sempre chiare da leggere, ad ogni fruitore viene chiesto di richiamare nella propria mente riferimenti alla propria memoria visiva per rivelare a sé stesso cosa sta guardando.
Angela Grigolato,
Italia 1994
Ha studiato Didattica e Comunicazione dell’arte all’Accademia di Belle Arti di Bologna, ha poi deciso di dedicarsi alle arti visive nella cattedra di Luca Caccioni. Nel 2018 ha studiato nel dipartimento di fotografia della Willem De Kooning Academy di Rotterdam (Olanda).
La sua ricerca si focalizza sull’immagine fotografica ottenuta con diversi mezzi, riflettendo sul concetto stesso di medium ed affiancandolo a temi di provenienza organica. Tecnologia e natura si trovano in dialogo all’interno di ogni immagine.