PROMESSA
vuoto che si fa pieno d’attesa.un fiume di pianura senza acqua, secco come l’arsura, svela l’assenza dell’uomo incurante della natura.
Prima della pioggia l’intenso ronzio delle api, promessa di frutti dai fiori, manifesta le universali regole della dedizione e della fatica.
Nella stanza di una Casa d’accoglienza per donne, l’abbraccio di una madre si fa muta protezione nella cura del suo bambino.
Marginali accadimenti, minimi movimenti colti nel contatto diretto con le cose per ri-vedere nella promessa, l’ordinaria e necessaria normalità invisibile e sfuggente.
Alberta Pellacani è nata a Carpi nel 1964, città in cui vive. E’ Bologna la città di formazione in cui studia pittura all’Accademia di Belle Arti e si laurea al Dipartimento Arti Visive dell’Università.
Fin dagli esordi artistici conduce la propria ricerca per sconfinamenti tra pittura e fotografia, video arte e operazioni d’arte partecipata, documentario, disegno, performance teatrale. Dal 2011 utilizza una modalità analogica generativa con cui ha realizzato, in video e fotografia, le serie ‘Palinsesto Urbano’ e ‘Changing’. Dagli anni novanta ha partecipato a diverse mostre e festival di video arte in Italia e all’estero.1990 ’V Biennale dei Giovani Artisti’ Marsiglia (F ); 1999 48° Biennale di Venezia, Padiglione Italia; 1997 ‘Aperto Italia 97’ Trevi Flash Art Museum; ‘La serre, jardin du futur’, Cité des Sciences et de l’Industries, La Villette, Parigi; ‘’A.Pellacani- R.Cuoghi’ G.A.M. Bologna; 2016 OVERtheREAL; 2017 Maazzeni Film Festival; IBRIDA Festival 2017/2019.