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OPERA IN CONCORSO  Sezione Pittura

UGO MARTINO | LABIRINTO
vedi ad alta risoluzione

LABIRINTO
olio, tela
120x100

UGO MARTINO

nato/a a: Montesano Sulla Marcellana (SA)

residenza di lavoro/studio: Montesano Sulla Marcellana (SA) (ITALIA)

iscritto/a dal 05 mag 2013

sito web: http://www.ugomartino.it …

Altre opere

UGO MARTINO | PAESE IN FESTA

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PAESE IN FESTA
olio, tela
150x100

UGO MARTINO | PICCOLO GIOCO

vedi ad alta risoluzione

PICCOLO GIOCO
olio, tela
120x80

UGO MARTINO | DE MOENIS URBIS- città di sogno-

vedi ad alta risoluzione

DE MOENIS URBIS- città di sogno-
olio, tela
70x50

Descrizione Opera / Biografia


LABIRINTO, un tracciato inestricabile da cui è difficile a chi vi entra di trovare l’uscita. Costruito in modo che il suo percorso conduce inesorabilmente al centro e non c’è via d’uscita. Solo Icaro si liberò e fuggì lontano su strapiombi altissimi del mare Egeo, volò in cerca del sole su orizzonti senza fine nell’azzurro cobalto del cielo. A destra dell’opera, come un miraggio, appare un profilo di donna in cerca della sua dimensione nell’incognita di infinite ipotesi e direzioni, dove si intravede come in un sogno un paesaggio surreale in cui l’uomo è soggetto e oggetto della propria esistenza. Vive il suo status, la sua condizione esistenziale rincorrendo se stesso senza mai raggiungersi. Tutto vibra nel caleidoscopio infinito di gradazioni e tonalità di colori.(Ugo Martino) UGO MARTINO, artista emergente nel panorama dell’arte contemporanea, si è diplomato al Liceo Artistico. Ha esposto in molte città italiane e all’estero. Le sue opere si trovano in: Musei– Gallerie d’arte– Pinacoteche - In collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero. È presente su riviste, periodici d’arte e antologie. Nato in via Borgo, una delle stradine più antiche del paese. Narrazione di via Borgo, tratto dal racconto inedito: “QUELLO CHE ORA NON E’ ” “...Come un sogno, sfuggente, impalpabile, nascosto nei meandri insondabili e segreti della memoria è celato il tempo trascorso in via Borgo, in una antica casa dalle mura spesse e umide, messe su chissà quando e da chi. Costruzione eterna, allineata ad altre, in fila come un vagone di un treno, immobile da sempre, su un binario di una qualsiasi stazione del mondo. L’uscio di casa era in alto rispetto alla strada e per accedervi bisognava salire alcuni scalini scavati nella pietra viva, consumati e scivolosi. E’ qui che sono nato, insieme a tre fratelli e una sorella. Nei primi anni dell’età adolescenziale i ricordi e le immagini sfumano fugaci dalla mente, tutto si dimentica come quando di mattina non si ricordano i sogni; ed è come se il tempo dei primi anni di vita fosse una astratta visione, profondamente onirica, come se quel tempo vissuto della prima infanzia non avesse senso, non avesse importanza. Ognuno di noi è stato portato per mano incontro alla vita. “Per questo, io, in attesa di una qualsiasi teoria scientifica che sconfessi la mia opinione, profondamente credo, che il primo uomo è nato adulto, tramite il miracolo di Dio”…. Dio creò l’uomo a sua immagine e somiglianza, e soffiò nelle narici l’alito vitale, e l’uomo divenne un’anima vivente. Genesi: Cap. 2- Vers. 7)- PREMESSA L’uomo ha sentito da sempre il bisogno di comunicare con l’altro uomo e questo l’ha fatto, servendosi in primis del disegno. I graffiti rupestri sono state le prime forme di comunicazione visiva; dai segni e le figure incise sulla rocce sono derivati i pittogrammi, (segni o disegni per comunicare);i primi pittogrammi risalgono ai Sumeri, in seguito gli egiziani inventarono i geroglifici. Con il termine arte viene intesa qualsiasi attività umana basata sull’abilità, gli accorgimenti tecnici e le esperienze acquisite attraverso sperimentazioni e approfondimenti. L’artista crea opere estetiche in grado di trasmettere emozioni e suscitare sentimenti di attrazione nei soggetti che ne prendono visione. L’arte è un tramite insostituibile per focalizzare opinioni e concetti che in altro modo non si potrebbero spiegare e andrebbero vanificati, si perderebbero nell’ingranaggio trascinatore del tempo. Il colore è la materia principale e indispensabile per evidenziare e rendere esistenti e tangibili quelle deduzioni tratte da una situazione magica e inspiegabile che nasce simultanea a uno stato emotivo, a una teoria, a un intimo pensiero o ad una qualsiasi osservazione di ciò che ci circonda. L’arte in qualche modo cerca di spiegare la condizione dell’uomo, la sua presenza nell’universo dove spesso è in disagio per il suo barcamenarsi su qualcosa costantemente in bilico, oscillante e invisibile che lo fa sbilanciare nei momenti che si sente nell’incertezza dell’essere e il non, fra la realtà e il sogno indefinibile. L’uomo si chiede quale senso ha la sua presenza nel mondo, dove spesso si sente anonimo e non può che procedere per una direzione già programmata; compie la propria esperienza culturale e scientifica, elabora un suo punto di vista, vive il suo status, la sua condizione; è soggetto e oggetto, ma non programmatore di se stesso perché esso è manovrato da una forza invisibile, adoperato da una disposizione già stabilita, predefinita, quindi tutta la sua esistenza sarà fra la certezza e l’utopia, fra il concreto e l’astratto su cui navigherà per sempre in uno stato di sogno. L’artista percepisce intuizioni, illuminazioni indefinibili e inspiegabili, sublima, quindi, questi concetti attraverso se stesso focalizzandoli ed elevandoli in massimo grado, come se il concetto, l’opinione, l’immagine, passasse attraverso un filtro sensorio che trasforma l’idea in concreto, in reale, rendendo visibile ciò che non è visibile. Crea l’opera servendosi della sua abilità, della sua tecnica, della sua esperienze acquisita. L’opera deve trasmettere ai soggetti che ne prendono visioni, vibranti sensazioni e liberare il pensiero da condizioni precostituite, infondere una visione priva di preconcetti, illuminando l’emotività suscitando un appagamento interiore. Per ottenere questo, l’artista, “pittore” si serve del colore, materia che ha la capacità di emettere una insostituibile condizione visiva. L’accostamento cromatico, le varie combinazioni, gli svariati passaggi ritmici o contrastanti della scala dei toni, le diverse contrapposizioni complementari delle gradazioni, devono trasmettere all’osservatore una intensa sensazione emotiva, suscitare intensità, lirismo, pathos e forse solo allora siamo vicini a ciò che può essere definita “opera d’arte”. Ugo Martino L’arte è un continuo stillicidioche alimenta giorno per giornola vita di un artista PRESENTAZIONE di un Catalogo anno 2011- Il M.° Ugo Martino è artista colto e delicato di comprovata professionalità in cui, il gioco sapiente del colore dà vita alla profondità delle idee attraverso la rappresentatività delle opere di rara ed elegante capacità interpretativa del reale e dell’immaginario. Il gusto raffinato ed esperto della ricerca che, dal classico conduce, per anfrattuosa articolazione tecnica e culturale, alle sponde dell’arte contemporanea, consente alle opere del M.o di proporsi egregiamente al panorama artistico che indubbiamente arricchiscono per la loro sorprendente originalità a cui è sottesa l’energia evocativa delle forme ove il colore plasma e modella plasticamente la trama culturale della tela quale sintesi del virtuosismo espressivo dell’Autore e la indiscussa capacità pittorica. Talento e rigore stilistico, ricerca espressiva ed uso sapiente delle tecniche, classicità e postmodernità nelle forme più squisitamente connotative della contemporaneità, trovano, sorprendentemente, nelle opere di Ugo Martino cittadinanza artistico-culturrale in una trama sempre equilibrata di righe, geometrie, ritmi sincopati in cui il pensiero si frange nei rivoli della ricerca pittorica e ne rappresenta l’estroflessione più ariosa per riferimenti alti di tensione trascendente. Diffuso, nell’opera del M.o Martino è, infatti, un forte senso di eterno con una propria vettorialità a cui l’uomo, anche quello contemporaneo, fratto e complexus della postmodernità, ama rapportarsi per sfuggire alla capziosità della quotidianità intrisa delle sue spire routinarie. I colori divengono modalità figurative di infinito e si tingono della forza evocativa delle idee a cui il silenzio della pittura dona voce penetrando gli aspetti più sofferti ed interrogativi dell’anima umana. Tutti questi sentimenti sottesi all’opera di Martino trovano il compimento in quell’esplosione pittorica che è l’opera denominata, con proprietà anche linguistica, ENERGIA (olio 150x100). Quest’opera sarà presente alla Biennale Internazionale di Arte Contemporanea- Roma 2012. Il cultore d’arte da spettatore diviene protagonista del quadro capace, come questo è, di trascinarlo, per azione della sua intrinseca forza centripeta, al centro della rappresentazione per poi lasciare che lo stesso si riproietti, centrifugamene, alla periferia dell’opera. Vettore, l’elemento figurativo protagonista del quadro il cilindretto. L’opera si lascia subito cogliere nella sua essenza in cui forma geometrica e colore sono sinolo rappresentativo dell’idea stessa di energia, quella forza evocativa di cui solo l’arte più raffinata può esser vettrice. E l’arte del M° Martino, per la sua peculiarità, lo è con discrezione e finezza culturali uniche. Si avverte palpabile, nelle trasparenze dello sfondo, la rappresentazione dell’elemento cardine del quadro, la forza intrinseca dell’Essere nella sua visione dell’unitarietà e del molteplice quasi a declinare, con l’uso della tavolozza, un sofferto spirito eracliteo. Nel cogliere, anche in questo quadro del Martino, il “punto zen” ove ha origine e fine il trascendente, si perviene al fulcro immaginario da cui i blu cobalto e le loro trasparenze lasciano che lo spettatore individui, quell‘ipotetica “via di fuga” percorsa dai cilindretti multicolori quali schegge ordinate di energia evocativi, gli stessi, di un più elegante e poliedrico caleidoscopio capace di generare altre forme dense di quella forza primigenia e prorompente che pervade il quadro. Con questa opera, si può affermare che il pennello sapiente dell’Artista ha percorso un’altra tappa evolutiva della sua ricerca figurativo-espressiva. Nella preziosità tecnica, a cui perviene e di cui la conquista della tridimensionalità, leggera e magicamente coinvolgente, l’opera rappresenta una tessera costitutiva, l’Autore, con educata ma elegante determinazione, sfiora il pensiero dell’eterno divenire in un’ armoniosa sinfonia di colori. La tela ha una sua luce propria resa ancor più diafana dal sapiente equilibrio delle trasparenze, delle sfumature e dei contrasti e l’insieme lascia pensare agli orizzonti irenici ove tutto è ordine e compostezza in un tripudio di luminosità irradiante gioia e senso diffuso di benessere come in un “crescendo” mozartiano. Uomo e Dio, l’Uno e il molteplice si incontrano. È il momento sublime della vita, del suo senso. È Dio, la luce dalla luminosità diffusa presenza costante nelle tele del M° Ugo Martino, uomo ed artista capace di esplorare l’ultrasensibile con le emozionalità suggestive del pensiero orante. Dott.ssa Antonietta Cantillo-Divulgatrice di Arte e Cultura– 2011 CONSENSI CRITICI Una carica fantastica e cromaticaMARTINO ha esposto in varie città, ottenendo premi e riconoscimenti.Ha elaborato un linguaggio astratto-geometrico, con riferimenti simbolici, di intensa carica fantastica e cromatica.Abbraccia tematiche universali, si interroga e interroga, con sintesi visuali di sicura presa emotiva.Nelle sue opere non vi è, in genere, alcuna tendenza a drammatizzare gli eventi, si può affermare che vi è una presa di coscienza, una focalizzazione, una denuncia, una riflessione, che può coinvolgere e creare i presupposti per una effettiva sensibilizzazione.Fulvio PUVIANI Da “Master Magazine” Ferrara maggio 1990 La personalità di Ugo MARTINO è impegnata in un colloquio umano e si mostra in una rapida espansione di un’ arte che egli porta al limite, mantenendosi con una fortissima carica emotiva... poeta, oltre che pittore, presenta una forte tensione a leggere la condizione umana contemporanea, rappresentandola in chiave simbolica.Le sue tele sono equilibrate in cui la linearità geometrica, l’accostamento vivace e ardito dei colori, vogliono trasmettere sempre un’analisi ed un giudizio sull’esistenza di oggi.La tensione del sogno, la storia presente e la fantasia feconda, sono alcuni dei messaggi della narrazione di MARTINO.Da ”La Gazzetta di Cesena” dicembre 1990Pier Luigi RAGGINI ( Critico d’arte ) Ad una lettera di ringraziamento che inoltrai al critico d’arte Cristiano MAZZANTI, per avermi mirabilmente presentato una mostra ad Empoli nel 1992.Ebbi da questo straordinario uomo, la seguente risposta.il contrario!!!sono io che ringrazio teper aver fatto una trasfusione di lucedall’anima alle tele.Cristiano Empoli 2 marzo 1992 Il mondo pittorico di Ugo MARTINO, influenzato ed irrobustito da una compresente attività poetica altrettanto significativa, si muove ed articola entro una fertile polarità che contraddistingue le oscillazioni dicotomiche delle avanguardie storiche del nostro secolo.Da una parte, l’artista cerca di conferire ai suoi dipinti, pur nell’ambiguo territorio di scenografie e personaggi metafisicamente spiazzati, un ossatura solida, come fosse guidata da dettami della razionalità; dall’altra, sulla scia fauve e surrealista, modula la sua fantasia creatrice in un lessico segno-cromatico come sciolto e punteggiato in tessiture non figurative quasi da pittore dell’action-painting, con inserimenti di tratti, abrasioni, strappi e piccole figure di voluta semplificazione primitiveggiante. Qui prende il sopravvento l’anima irrazionale: tutta istinto, improvvisazione. In una sorta di graffitiamo da “Nuovo Selvaggio”, che vuole rompere con le regole e i canoni della tradizione, per procreare le radici e l’humus di una libertà immaginativa ed umana, alimentate dal fuoco della rivolta e del rinnovamento.Gianni PRE (Critico d’arte) - Milano 1996 Affabulatore con i suoi colori, poeta con il suo discorso esistenziale, Ugo Martino, presenta nelle sue tele un simbolismo che appare suggerito dalla impostazione complessiva, imperniata sul raffronto di elementi contrastanti. Fantasia e riflessione, denuncia e coinvolgimento, emozione ed equilibrio.I colori straordinari dell’artista, interpretano mirabilmente questo impatto provocando una lettura in chiave esistenziale.“Tutto questo lavoro ”, ci ricorda Majakowskij, il poeta caro a Martino- “non ha per noi un fine estetico, ma è laboratorio, per poter esprimere nel migliore dei modi i fatti del nostro tempo. Non siamo sacerdoti creatori, ma operai che esprimono una organizzazione sociale . Ugo Martino è lui stesso poeta, con versi di sicura presa emotiva e di estrema sensibilità. Vania PARTILORA– Presidente del Centro Cultura e Progresso-Cecina– Livorno 2001 OSSERVAZIONE DI UN CRITICO D’ARTE Mostra personale alla VolksBank di STOCCARDA 2001 Traduzione dal tedesco all’italiano Bilder der jahrtausendwende Ugo Martino ist ein kunstel des mystischen und kaleidoskopischer Denkens. Seine Bilder vermitteln uns eine Welt des mathemisch fantastichen, Oft sind die inhallichen und formalen Mittel seiner sujets ratselhaften, metaphysichen Charakters. Ein Maler voll numerologischen Ansinnens Ohne zweifel ein ausserst interessanter Kopf seiner Zeit. Immagini del nuovo millennioUgo Martino è un artista dal pensiero mistico e caleidoscopico. I suoi dipinti ci danno un mondo fantastico di matematica, miscelazione di stampe che spesso sono ispirate dalla metafisica.Un pittore eclettico, senza dubbio, una mente estremamente interessante del nostro tempo. HANNO SCRITTO DI LUI:Antonietta Cantillo, Vania Partilora, Barberi Squarotti, Gianni Pre, Giuseppe Possa, Zambelli, Marchetti, Lombardi, Mazzanti, Becherelli, Pozzolini, Calabrese, Lagreca, Raggini, Colombo, Puviani, Massarelli ed altri. BIBLIOGRAFIAIl Tirreno (LI)- La Gazzetta di Cesena- Alternativa di Cesena-ROMA– Il Mattino (NA)- Il Pungolo Verde (CB)-Rinascita Letteraria (SA)- Quadri e Sculture Roma- Alla Bottega (MI)- Contro Corrente– Milano- Arte Oggi (RA)- Master Magazine (FE)- Il Carlino di Cesena- Agire (SA)- Cecina Arte (LI)- Città Eterna- Roma.– Il Cannocchiale- La scintilla– (MI)MOSTRE:Montesano 1971 (collettiva)- Teggiano– Mostra Sacra- 1973 (collettiva)-Teggiano—Mostra Sacra 1977 (collettiva)- Montesano Scalo 1979 (collettiva)- Montesano 1984 (collettiva)- Montesano 1985 (collettiva)- Ischia Porto 1985 (collettiva)- Empoli 1989 (collettiva)- Ferrara 1990 (collettiva)- Cesena 1990 (personale) Empoli 1990 (personale)- Sant’Arsenio 1990 (collettiva)- Sala Consilina Festa dell’Unità 1990 (collettiva)- Expo Arte Verona 1991 (collettiva)- Empoli 1992 (personale)- Sala Consilina 1993 (collettiva)- Prima Fiera Città Vallo (collettiva)- Montelupo Fiorentino 1993 (collettiva)- Firenze 1996 (personale)- Certosa di Padula 1997 (collettiva)- Crtosa di Padula 1998 (collettiva)- Stoccarda (Germania) 2001 (personale). Mostra personale Montesano Scalo 2011. Sala Consilina 2011 (collettiva)- Biennale Internazionale di Arte Contemporanea Roma 2012- Selezionato per la Mostra finale Gennaio 2014- Premio Aldo Tavella –VERONA 2013
IN PIENO VISO IL VENTO

In pieno viso il vento
trascinatore di polvere
e di cose destinate a vagare
A te, poeta! Operaio di fucìna incandescente,
tu che fai della mia razza,
il compito è affidato a te; produttore di azioni e di fumo. Batti ora! più forte il ferro;
piegalo, arroventalo, affila la punta scottante e infila nel centro l’alveare, fallo sciamare! Disperdilo!
-Che siano mille le direzioni!- E affar loro! Fendi incautamente, dai aria al mantice e sciogli col fuoco le
pietre che fermano le carte pronte per le macchine ben oliate,
per l’inchiostro.
Libera la valvola che fischia in vapori le parole sotto pressione
che siano distribuite a piene mani
che si leggano ovunque!
E tu! Fannullone di scienza lenta, non essere fra i vinti,
non oziare, addestrati alla marcia
prendi posto e sii disponibile!
O vento dei ghiacci
vento che deformi sabbie e scogliere
che sposti il volo al falco
determina un tragitto
raduna con impeto!
rimestola le frasi e lima nel pugno della battaglia il concetto
trasformalo e spediscilo a ciascuno
ai milioni! alle città intere!
-La sommatoria avrà un seguito!-
Vento libero degli uccelli e dei canneti
delle parietarie e dei fuochi alimentati
vento delle maree
danza!
danza e sibila forte
spingi/spingi
spingi di un solo scatto l’ingranaggio