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OPERA IN CONCORSO  Sezione Scultura/Installazione

Stefano Pierotti | Binario 21.La diplomazia del silenzio
vedi ad alta risoluzione

Binario 21.La diplomazia del silenzio
ferro e resina, ferro
110x110x150 cm

Stefano Pierotti

nato/a a: Pietrasanta

residenza di lavoro/studio: Pietrasanta (ITALIA)

iscritto/a dal 05 mag 2013

sito web: http://www.stefanopierotti.com

Altre opere

Stefano Pierotti | Binario 21.La diplomazia del silenzio vista laterale

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Binario 21.La diplomazia del silenzio vista laterale


Stefano Pierotti | Binario 21.La diplomazia del silenzio (particolare)

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Binario 21.La diplomazia del silenzio (particolare)


Descrizione Opera / Biografia


Descrizione opera (tratto da articolo di Ilaria Myr 15/02/2013 Milanowww.mosaico-cem.it BINARIO 21. LA DIPLOMAZIA DEL SILENZIO DELL’ARTISTA STEFANO PIEROTTI È UNA SCULTURA CHE “URLA” IL SILENZIO DI PIO XII E DELLA CHIESA SULLA SHOAH. UN’INSTALLAZIONE FORTE, IMPORTANTE, CHE FA RIFLETTERE, E CHE NON LASCIA INDIFFERENTI.Pio XII: la statua del Papa che tacque Un cubo arrugginito e rattoppato, con tante fessure da cui cola sangue (vernice rossa): al suo interno, circondato da filo spinato, papa Pio XII seduto sul suo trono, come ad assistere impotente al dramma dell’Olocausto. Ombre spettrali, un’atmosfera livida e claustrofobica. A fare da sottofondo, la frase pronunciata da Mussolini «la nostra coscienza è assolutamente tranquilla!» e il proclama radio del 24 dicembre 1942 di papa Pacelli, insieme ad altre voci e suoni che ricordano quel dramma, emessi da due altoparlanti nascosti all’interno della scatola metallica e che richiamano l’attenzione dello spettatore, invitandolo a guardare attraverso le fessure.Così si presenta la scultura intitolataBinario 21. La diplomazia del silenzio, realizzata dal toscano Stefano Pierotti, che per la sua intensità non può lasciare indifferenti. «La Shoah e, in particolare, il silenzio di Pio XII sono argomenti di cui si è già tanto discusso – spiega l’artista – ma che sino ad ora nessuno ha mai affrontato attraverso una rappresentazione artistica. L’unico è Maurizio Cattelan, con il suo Hitler che prega in ginocchio, esposto di recente al ghetto di Varsavia, ma in un modo molto differente».Un’opera dunque dai toni forti, che nasce innanzitutto da una profonda sensibilità e interesse nei confronti dell’argomento Shoah, che Pierotti definisce «qualcosa di inumano, inconcepibile», e del ruolo di papa Pio XII. Ma a questa motivazione si aggiunge anche un personale risentimento dello scultore nei confronti di alcune autorità ecclesiastiche, per questioni legate a lavori da lui realizzati e non giustamente valorizzati: fra questi il crocifisso di Tor Vergata, e lasciato poi in abbandono.Al momento Binario 21. La diplomazia del silenzio non ha ancora trovato qualcuno disposto a esporla.«Molti leggono la scultura come un attacco indiscriminato nei confronti della Chiesa su quel determinato argomento e, in generale, sul suo antigiudaismo storico- commenta Pierotti -. E poi c’è anche l’aspetto economico: le gallerie d’arte non prendono in carica opere che non abbiano un indiscusso valore commerciale». Ma c’è anche chi, nella Chiesa ha accolto senza indignazione, ma anzi con interesse e ammirazione il progetto di Pierotti: ad esempio Francesco Buranelli, Segretario della Pontificia Commissione dei Beni Culturali della Chiesa e vice di Monsignor Ravasi, l’ha definita, in una lettera allo scultore, «un’opera spettacolare che mi ha lasciato senza fiato per la sua drammaticità. Hai affrontato con grande maturità, sensibilità, originalità e coraggio il difficilissimo tema della Shoah, tutto incentrato sul delicatissimo rapporto tra la Chiesa Cattolica e l’Olocausto, tra Pio XII e il dramma delle Leggi razziali inflitte con inaudita violenza ai nostri “fratelli maggiori”. Un’opera tutta da meditare e che fa meditare».E, indipendentemente dall’ottica con cui la si guarda, è proprio così: non si può rimanere indifferenti davanti alla forza di questa installazione, e sarebbe interessante vederla presto esposta al grande pubblico.BIOGRAFIAStefano Pierotti nasce a Pietrasanta nel 1964.E’ autodidattaMostre Personali- 1992 Galleria d’arte ”Il Saggiatore” Via Margutta - Roma - 1996 Galleria d’arte “Petrarte” - Pietrasanta- 1998 Galleria d’arte ”Poleschi Arte” - Forte dei Marmi. Catalogo a cura di Nicola Micieli e Giorgio Segato- 2003 Galleria d’arte “Portofino” in Portofino- 2007 Foro Italico -“Internazionali di Tennis d’Italia” - Roma- 2011 Galleria d’arte Gestalt - Pietrasanta - Esposizione dei “Berluscrotti”, sei busti raffiguranti la parabola discendente del Berlusconi. Testo critico di Fabio MiglioratiMostre collettive- 1993 Palazzo degli Affari - Firenze.- 1994 Galleria d’arte ”Berman II”- Torino.- 2001 Galleria d’arte ”Marescalchi” - Bologna- 2002 Sant’Agostino Pietrasanta - “Pietrasanta scultura & scultori”- - Catalogo a cura di Domenico Pugliese- 2005 Casina Valadier - Parco di Villa Borghese - Roma- 2011 Paratissima - Torino. Esposizione dei “Berluscrotti”, sei busti raffiguranti la parabola discendente del Berlusconi Opere pubbliche- 1997 Monumento dedicato al pilota di F1 Ayrton Senna - ”Curva del Tamburello ”, Autodromo di Imola. Per l’occasione viene editato ”A Ayrton Senna” testi critici di Dino Carlesi e Raffaello Bertoli- 2000 Giornata Mondiale della Gioventù - Tor Vergata Roma - Grande Cristo “Morto e Risorto”. Bronzo , dimensioni 6.10 x 4.50 m. Per l’occasione viene editato libro fotografico di Enzo Cei- 2009 Policlinico Universitario Agostino Gemelli - Università Cattolica del Sacro Cuore. Scultura in marmo bianco di Carrara intitolata alla memoria di Karol Wojtyla. Dimensioni scultura 4,70 x 2,50 x 2,50 m. Per l’occasione viene editato libro “Non abbiate paura” col patrocinio della Pontificia Commissione dei Beni Culturali della Chiesa. Testi di Prof. Francesco Buranelli e di Prof. Francesco Sisinni- 2010 “Potenza al cubo” - Comune di Pietrasanta - Pontile di Marina - Scultura in marmo bianco di Carrrara. Dimensioni scultura 3,50 x 2,40 x 2,10 m. La statua viene esposta anche in Piazza del DuomoSculture Premio- La Gazzetta dello Sport - “Il bello del calcio” - intitolato a Giacinto FacchettiSala Buzzati RCS - Milano- 2006 I edizione: assegnazione a Julio Gonzales- 2007 II edizione: assegnazione a Younes Mahmoud Khalef - 2008 III edizione: a Paolo Maldini- 2009 IV edizione: a Cesare Prandelli- 2010 V edizione: a Gianfranco Zola- 2011 VI edizione: a Michel Platini-2012 VII edizione: a Javier Zanetti - La gazzetta dello Sport - Fondazione Candido Cannavò -“I Piedi Buoni del Calcio” - Palazzo Mezzanotte - Sala della Borsa di Milano- 2012 Prima edizione: primo premio a Javier Zanetti Lavora e vive a Pietrasanta