OPERA IN CONCORSO Sezione Fotografia
UNTITLED
pellicola fuji 1600 35mm, carta baritata e passpartout
24x30
Sergio Condini
nato/a a: Trento
residenza di lavoro/studio: Rovereto (ITALIA)
iscritto/a dal 19 apr 2013
Altre opere
Descrizione Opera / Biografia
L’opera fa parte di un progetto che ha come tema la violenza subita da un essere umano, intesa non solo in senso fisico ma nel significato più ampio del termine. Ho sviluppato questo tema prendendo come soggetto la donna, a seguito di una aggressione subita per strada da una mia cara amica (alla cui forza e sorriso, che mai si è spento, dedico questo lavoro), mentre rincasava, ad opera di un uomo ed una donna, senza alcun motivo e senza alcuno scopo se non quello di sfogare una rabbia e/o frustrazione che queste due persone, probabilmente, portavano dentro. Ho scelto di incentrare il lavoro non sulla rappresentazione della violenza in sè, ma sulla rappresentazione delle sensazioni ed emozioni che possono nascere e svilupparsi nell’animo umano a seguito di una violenza subita: smarrimento, rabbia, frustrazione, paura...
E’ anche un lavoro autobiografico, che nasce alla fine di tre anni di sofferenza passati ”tra sorrisi in faccia e coltellate nella schiena”, ”Colpe rovesciate addosso”, ”Indici puntati” e via dicendo, il tutto solo per essermi permesso, con tutta l’insicurezza che contradistingue il mio camminare nerlla vita, di amare una donna.
”Ad ogni pittore il suo pennello, ad ogni scultore il suo scalpello, ad ogni fotografo il suo rullino”.
Mi sono avvicinato alla fotografia analogica ormai da dieci anni, grazie all’incontro e all’amicizia con il fotografo ritrattisdta di bianco e nero Lino Volani, che mi ha instradato in questa magica e infinita arte con un insegnamento semplice ma mai scontato: ”Divertiti!”.
Da allora ho continuato a studiare su vecchi libri, a ”sputtanare” chili e chili di carta, nel lungo percorso di crescita che contraddistingue i ”pittori della luce”.
2012 Parco degli Artisti (Besenello): premio miglior opera;
2012 Workshop fotografico con Debora Barnaba: sconfinamenti tra fotografia di moda e fotografia artistica.