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OPERA IN CONCORSO  Sezione Pittura

Sara Faccin | Quadreria (qui 31 pezzi in 2x2 metri, di molti...)
vedi ad alta risoluzione

Quadreria (qui 31 pezzi in 2x2 metri, di molti...)
miste (acrilico,foto,carta,legno,collage...), tela,carta,foto,legno,plastica
variabili

Sara Faccin

nato/a a: Vicenza

residenza di lavoro/studio: Creazzo (VC) (ITALIA)

iscritto/a dal 05 mar 2013

Altre opere

Sara Faccin | Ritmi 2013

vedi ad alta risoluzione

Ritmi 2013
acrilico su legno, tela cotone non preparata
100x100x4

Sara Faccin | Pensante#2

vedi ad alta risoluzione

Pensante#2
acrilico, bancale di legno
100x70x7

Sara Faccin | El (particolare quadreria)

vedi ad alta risoluzione

El (particolare quadreria)
acrilico e carta, legno e tela
10x10x1,8

Descrizione Opera / Biografia


Biografia
SARA FACCIN
31.10.1987
Vicenza
studi
- Luglio 2012 Diploma accademico 2°livello in Pittura “Non c’è niente da capire” e “Si fa così e anche così”, relatori Bruno Bandini e Lucio Pozzi
- A.A. 2010-2011 Corso di diploma accademico in Arti visive e discipline dello spettacolo di 2° livello, II° anno Accademia Belle Arti di Verona docente Lucio Pozzi
- A.A. 2009-2010 Corso di diploma accademico in Arti visive e discipline dello spettacolo di 2° livello, I° anno Accademia Belle Arti di Venezia docente Paolo Tessari
- A.A. 2006-07 Corso di diploma accademico triennale in Pittura Accademia Belle Arti G.B. Cignaroli, Verona docente Renzo Margonari
Tesi finale “Il campo di colore come esperienza astratta: due anni di ricerca in ambito aniconico”, relatore Davide Antolini
- I.T.A.S. S.B. Boscardin, indirizzo artistico
2012
- Esposizione Progetto First Step 3, settembre-ottobre, Verona galleria Galleria dello Scudo
- Collettiva finalisti Premio Pittura Marina di Ravenna, agosto, Marina di Ravenna
-ArtFarm, giugno, Legnago di Verona, a cura di Luigi Meneghelli
- Verona Risuona, performance visivo-sonora con Glassy Shivers, evento a cura di Staffan Mossenmark e Francesco
Ronzon
-Collettivo Soppalco - fanzine #2- Vibra, presentazione 17 maggio, Teatro Piccolo di Giulietta, Verona, a cura di
Mariarosa Sossai
-Collettiva Proprio la pittura, aprile-maggio, Gallerie Accademia Belle Arti Verona, a cura di Lucio Pozzi
2011
-Collettivo Soppalco - fanzine #1- Luoghi Abbandonati, presentazione 23 dicembre, FaMa Gallery Verona
-Meanwhile, Mercato della frutta, Valeggio sul Mincio, Verona a cura di Lucio Pozzi
- Esposizione Progetto First Step 2, giugno, Galleria Artericambi e galleria Studio La Città
-“Qui e ora” mostra personale, maggio, Palazzo del Colle Creazzo, Vicenza
-First Step2, assistente progetto per Accademia G.B.Cignaroli Verona a cura di Luigi Meneghelli
-“La pittura della musica”, performance visivo-sonora, workshop ed evento a cura di Staffan Mossenmark
-Esposizione Concorso nazionale delle Arti Accademia di Belle Arti di Brera, Milano
2009
-Collettiva, video “Proviamo a volare” by Gruppo Oltre Cerchio, settembre, Caldogno di Vicenza C4
Collaborazioni
Assistente progetto esposizioni First Step3, per Accademia G.B.Cignaroli Verona a cura di Bandini e Buscaroli
Sound Live Concert e performance pittorica con Glassy Shivers, Marmara University, Istanbul
Assistente allestimento padiglione ArtVerona Accademia Belle Arti Verona a cura di Luigi Meneghelli
Onirica 2010 Palazzo della Gran Guardia, Verona a cura di Fuori Scala Verona e galleria Artericambi, allestimento
opere e sorveglianza
Collettivo Soppalco a cura di Mariarosa Sossai
Poetica
“Bound”
(Quadreria, opera in concorso- Suggerimento di allestimento. Site specific. Numero totali di pezzi qui presentati 31 di molti )
Cerco di sondare il limite, come tema e come concetto.
Gli ambiti del lavoro riguardano il colore e la velatura, che mi permettono di ottenere una certa dose di lirismo con cromatismi limitati e forme semplici.
Lavoro in bilico tra i codici della pittura figurativo-astratta, attraverso collage, colore, tecniche miste, cercando di creare scenari e orizzonti. Ne escono dipinti inafferrabili, tutti di diverso formato (che vengono anche da immagini quotidiane, rotocalchi, scatti fotografici) e che si pongono tra uno stadio collettivo e una sfera privata della visione.
Le tematiche che caratterizzano la mia produzione si risolvono spesso in installazioni eterogenee composte da uno o molti pezzi, che sconfinano oltre la tela, anche se nascono spesso da questa.
Credo che la quadreria sia un terreno ancora tutto da sondare per nuove riletture dell’opera, intesa come installazione “aperta” che permette di utilizzare i più disparati mezzi. Ciò implica uno spostamento fisico dell’osservatore che deve poter analizzare i vari “pezzi”: ne sollecita la curiosità e lo guida verso la comprensione dell’unità attraverso la molteplicità.
Il quadro non è il fine ultimo (non è decorazione): è un “limite” dal quale partire, sviluppando e approfondendo le più svariate tematiche.
La pittura e i materiali che scelgo diventano un immenso immaginario di modi e procedure dalle quali attingere pratiche che possono portare alla riscoperta di operazioni che attivano la percezione di ciò che guardiamo, rendendoci disponibili al dialogo e all’osservazione.
Esploro innumerevoli combinazioni di gesti e materiali per cercare quell’unità visiva che ogni composizione esprime come somma delle variazioni possibili: da un’analisi analitica fino a una lettura più personale.
Spazi liberi creati con cromatismi limitati e forme semplici, lineari, ripetitive o linee orizzontali in opposizione, in sovrapposizione...
Le forme sono quasi dissolte, senza però giungere al disordine: esse si realizzano attraverso una limitata gamma cromatica che si con-fonde con il luogo dell’installazione e con le ombre create dalla luce che vi si posa sopra.
Il primo aspetto del lavoro riguarda il colore e la velatura, dove faccio attenzione ai materiali che catturano il mio sguardo (per esempio il “tessuto non tessuto”, plastico, industriale, senza trama).
La pittura vive in relazione con gli altri medium, come ispirazione o percorso: esplorando “altro” si può tornare a fare pittura, ma anche facendo pittura si può arrivare ad “altro”.
Il lavoro pittorico non esclude ricerche verso versanti più concettuali.
Niente è desueto. La Pittura è viva. Perciò non è certo mia intenzione abbandonare il campo: essa è una miniera inesauribile per un confronto con il contemporaneo, è interminabile punto di partenza e di arrivo.