Premio Combat Prize

Dal 2012 Tamara Marino e Simon Troger intraprendono una collaborazione artistica inaugurata con MADE IN lavorando all’unisono sul rapporto di coerenza fra arte e oggetto d’arte togliendo l’opera dal piedistallo e vendendo il prodotto non a prezzo d’arte ma a prezzo d’opera. Un’installazione che opera sul rapporto conflittuale fra l’arte e il valore economico dell’opera. L’opera è composta da cubi di marmo bianco inseriti in buste di cellophane sottovuoto e sospesi da comunissime grucce, installate su un apposito sostegno. Ogni busta porta un adesivo informativo, come qualsiasi prodotto in serie, in cui sono segnalate tutte le caratteristiche del prodotto, completo di valido codice a barre. Il punto focale dell’installazione non vuole investire sulla visione warholiana, di opera in serie come consenso all’omologazione degli usi e costumi della società, ma entrare in alleanza con l’aspetto etico e morale dell’arte attraverso l’abbattimento del costo dell’oggetto sublimando il concetto di arte. L’oggetto d’arte può essere acquistato, contrariamente l’arte non è in vendi­ta.