OPERA IN CONCORSO Sezione Fotografia
”Hysteron”
fotografia stenopeica, su carta fotografica
150x70,21
Nagore Legarreta
nato/a a: San Sebastián
residenza di lavoro/studio: Hernani (SPAIN)
iscritto/a dal 23 apr 2013
sito web: http://www.nagorelegarreta.com
Altre opere
Le Camere Fotografiche di Nagore Legarreta.
fotografia stenopeica, carta fotografica
150x68,85
Descrizione Opera / Biografia
”Hysteron” è una serie di fotografie che ritraeno donne scomposte, “smontate”, a pezz. Queste cercano di unirsi, fondersi fra di se, ma si spingono a sua volta, si disturbano.Questo lavoro fotografico risponde ad un’inquietudine personale, che credo sia anche universale: La lotta interna del individuo fra essere acetato o esprimere la propria individualità.“Ci fecero nascere in ospedali in serie, crescemmo tra le pareti dei blocchi di edifici costruiti in serie. Le nostre curatrici ci davano alimenti prodotti in serie, mentre i nostri genitori andavano al lavoro in automobili fabbricati in serie.Ora vestiamo vestiti fabbricati in serie, passiamo il tempo in divertimenti ordinati in serie, abbiamo amanti in serie... Fra una serie ed un’altra vedo soltanto persone “fabbricate” a un unico stampo, in un mondo che non é stato progettato per esse. Tentando di emergere le une sulle altre, uguali fra di loro alla fine. Il nostro utero non è stato estirpato, no, ma sí sono riusciti a farci ”castrare” Il nostro desiderio.La paura a non ”incastrare” prevale, comanda e l’invade tutto.Chi protesti, sarà preso per una ”isterica” e chi non lo faccia, dimenticherà chi è.” - Nagore Legarreta 2012.Alla fine del secolo XVIII si credeva che la matrice, l’utero femminile, vehiculizaba gli umori che causavano le convulsioni isteriche per quello che si giunse alla conclusione che la sua estirpazione riuscirebbe a curare simili ”eccentricità.” A partire dal secolo XIX la pratica della “histerotomía” o estirpazione dell’utero, si estese in maniera allarmante. Un gran numero di donne furono ”castrate” a causa della sua “essagerata” emozionalità, particolarità o “stravaganza”. Tacciate di ”isteriche” o ”nevrotiche” erano private del suo utero al fine di “inserirsi” in una società che non tollerava la autenticità.La serie ”Hysteron” è stata realizzata con diversse camere stenopeiche, tutte di forma cilindrica. Una di esse, elaborata a partire d’una lattina di 40 cm, l’altra a partire d’una casseruola per forno.I due recipienti posedono quattro buchi ed anche la carta fotografica è posizionata di forma cilindrica nel suo interno. In questo modo riesgo ad obtenere le 4 macchie fotografiche che sorgono da ognuno dei ”stenopo” e si fondono sugli estremi une con l’altre.”Hysteron”, Work in Progress.”Hysteron” è soltanto una prima serie di fotografie all’interno d’un progetto molto più ampio che ho previsto di portare a termine durante le prossime state.Il materiale fotosensibile utilizzato in questa prima serie è la carta fotografica, sviluppata e posteriormente scansionata per potere ampliare così il formato della fotografia risultante.In questi momenti sto costruendo nuove lattine cilindriche, per utilizzare oramai non con carta bensì con placche fotografiche, in modo che una volta rivelate queste, possa direttamente mediante l’ingranditrice ottenere il formato adeguato senza passare per un processo di scansione.Per me è molto importante questa evoluzione nel mio lavoro poiché il mio obiettivo è ottenere dell’immagini mediante processo interamente analogico.Le fotografie future di questo proietto, saranno realizzate in esterno, con luce naturale ed in localizzazioni che ho selezionato molto accuratamente, studiando la sua luce, orientazione, condizioni ambientali etc...Un totale di 12 fotografie gran formato svilupate interamente in modo analogico.BIOGRAFIA:Nagore Legarreta – Innamorata della Stenopeica.Sono stata sedotta per il mondo della fotografia negli anni che lavorai come giornalista al giornale locale “Hernaniko Kronika” (2003-2009). Lí presi contatto con la macchina fotografica e incominciai a fare diversi corsi per familiarizzare con essa.In quell’epoca, si fondò nella mia città l’associazione “Foto Forum Hernani”. In uno degli molti seminari e conferenze impartiti in quella sede, Alberto Gago ci parlo della camera stenopeica e le sue possibilità.Aveva già sentito parlare della fotografia stenopeica, ma dopo avere visto i lavori di Alberto Gago ed Ilan Wolf pensai che detta tecnica mi veniva come anello al dito! Avevo trovato la mia passione.Dal 2009 realizzo i miei lavori fotografici con camera stenopeica.Questa tecnica primitiva di fotografia permette di creare delle macchine fotografiche a partire di qualunque tipo di contenitore. Nel mio caso, opto per il re-utilizzo di obietti tipo late, lattine, scatole, casseruole… È un’altra forma di riciclaggio, oggetti in disuso che tornano ad’avere una vita ed a crearla. Le possibilità di sperimentazione fotografica con questo tipo di camera sono infinite.Questa tecnica permette di creare macchine fotografiche su misura. Si può utilizzare ogni tipo di contenitore e con esso creare immagini in ogni tipo di formato. L’immaginazione dell’artista è l’unico limite e la procedura si adatta a questa. Basta cercare il formato e il modo giusto per ogni tipo di proietto.La connessione che si sperimenta costruendo uno stesso l’attrezzo con il quale creare fotografía è molto soddisfacente.La fabbricazione di una camera stenopeica inoltre, fomenta direttamente l’arte del riciclaggio, obbligandoti a cercare, selezionare e sperimentare con differenti contenitori.Ce un’altra questione per la quale sono pressa di questo tipo di fotografia, e sono le molte sorprese che come aggiunta riserva la stenopeica.Fattori come l’ora del giorno, (per fotografie al esterno), la temperatura ambientale, i liquidi di sviluppo, il calcolo impreciso dell’inquadratura, sono determinanti . Fatti inevitabili come toccare direttamente con le mani il materiale fotosensibile, manipolarlo, muoverlo… integrano all’imagine inaspettate sfumature, effetti e macchie che, dal mio punto di vista, arricchiscono la fotografia ed aumentano la soddisfazione che l’artista prova osservando il risultato finale.NAGORE LEGARRETA: -Laureata in Comunicazione Audiovisuale per l’Università dei Paesi Baschi (UPV-EHU).Ultimo anno di carriera nell’Università di Karlstad, Svezia.- Diversi corsi di fotografia realizzati con professori dalla taglia di: Gabriel Brau (Premio Nazionale di Fotografia), Eduardo Momeñe, Óscar Molina e Jon Uriarte. - Previsto per Giugno 2013 corso con Ilan Wolf, fotografo stenopeico mondialmente conosciuto, www.ilanwolff.com - Imparte corsi di fotografia da 3 anni. Combina questa attività con l’investigazione in tecniche fotografiche e la creazione di progetti fotografici personali. - Ha realizzato fotografie per diversi gruppi musicali e case discografiche. - A Dicembre 2011 pubblica “EDIPOTOA”. Questo libro raccoglie le prime serie fotografiche realizzate da Nagore Legarreta con camera stenopeica. Sarà re-editato a Settembre 2013. “Banizu Nizuke” Casa Editrice (www.banizunizuke.com). - Le fotografíe di Nagore Legarreta sono statte sposte di ricente all’Università di Deusto in San Sebastian. - A maggio 2013 è prevista la sua participazione al evento fotografico “Argazkialdia” in Andoain (Paesi Baschi), dove si celebrarano diverse esposizioni e conferenze. (www.argazkialdia.com)