OPERA IN CONCORSO Sezione Fotografia
Radici nell’aria #3
stampe fine art hahnemuhle barita, montaggi su forex 3mm nero 70x100 telai in alluminio
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mft _ Maria Francesca Tirelli
nato/a a: Reggio Emilia
residenza di lavoro/studio: Milano (ITALIA)
iscritto/a dal 23 apr 2013
sito web: http://www.mariafrancescatirel…
Altre opere
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radici nell’aria #1
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Descrizione Opera / Biografia
RADICI NELL’ARIA di Maria Francesca TirelliGuardare il mondo a testa in giù o ribaltare lo scenario, per cercare nell’immagine del mondo un nuovo senso che dia soddisfazione allo sguardo d’insieme? Ecco la questione in cui si imbatte l’uomo post-contemporaneo che non smette di guardare per cercare soluzioni, seppur immerso in una dimensione instabile, apparentemente aporetica, costantemente in fieri, in piena rivoluzione sociale, economica, tecnologica. Si smuove, si dissoda velocemente il terreno sotto i nostri piedi e saltano fuori le radici, le fondamenta, le regole su cui si è fondata una cultura, una pratica, una civiltà, un codice etico. Le radici abbandonano il buio ormai sterile della terra già battuta a lungo e si stagliano all’aria, ancora vive al cielo, come fossero rami protesi alla ricerca di fonti d’acqua e di luce, sfidando il terrore di seccarsi prima.Le opere di Maria Francesca Tirelli realizzate per il Combat Prize 2013 mostrano esattamente queste ”radici all’aria”, di cui invita a prendere coscienza, guardando gli alberi dal ciglio di una strada a scorrimento veloce. Quando si guarda il paesaggio dal finestrino dell’auto o del treno, di solito ci si ritrova naturalmente a riflettere, perché in quel momento tutto fuori di noi si muove ad alta velocità, mentre l’io rimane fermo, tranquillamente concentrato nei suoi pensieri e al contempo un po’ stordito dal paesaggio in aggressivo movimento. Non è l’immagine di un istante assoluto a essere principe dello sguardo, ma uno qualunque dei fermi immagine, se non addirittura l’intera sequenza in moto relativo. E il paesaggio di rami-radici all’aria che Maria Francesca capta correndo si presenta come metafora dell’attuale condizione dell’umanità occidentale, sempre in movimento, priva di radici e riferimenti stabili; ma anche dell’arte fotografica stessa. Il fotografo di oggi è, infatti, chiamato a un contrastante confronto - conflittuale oppure vantaggioso per l’artista - con le nuove tecnologie e con le nuove attitudini sociali. La cosiddetta ”iphonegrafia” (o in generale la fotografia realizzata con smartphone), amplia i confini del cerchio - non più esclusivo - di fotografi e gli orizzonti del ”fotografabile”, utilizzando medium agevoli e semplici; annulla il peso della posa e le rigidità della tecnica, a favore di un’immediata rappresentazione e condivisione del mondo, senza limiti e confini; riporta al centro del valore dell’immagine il semplice occhio, responsabile e artefice di una scelta di tempo, di luogo e di gusto, a prescindere dallo strumento e dalle regole che hanno fino ad ora partecipato a costituire i parametri del valore dell’opera fotografica. Maria Francesca Tirelli ha colto i tre scatti fotografici delle ”Radici nell’Aria” con uno smartphone, accettando coraggiosamente la sfida con la nuova tecnologia mobile e concedendo ampio margine alla riflessione concettuale che emerge dalla metafora contemplata, rivelando un lieve senso di inquietudine verso l’ignoto futuro, misto a quello di ostinato ottimismo, dato dalla fiducia nelle risorse e nell’unicità dell’uomo.Raffaella Tenaglia