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OPERA IN CONCORSO  Sezione Pittura

Lorenzo Fabietti | TOUAREG
vedi ad alta risoluzione

TOUAREG
olio e acrilico, tela
70x70

Lorenzo Fabietti

nato/a a: Milano

residenza di lavoro/studio: Milano (ITALIA)

iscritto/a dal 17 apr 2013

Altre opere

Lorenzo Fabietti | Apocalisse

vedi ad alta risoluzione

Apocalisse
olio e acrilico, legno
55x70

Lorenzo Fabietti | Donna che piange

vedi ad alta risoluzione

Donna che piange
olio e acrilico, tela
100x150

Lorenzo Fabietti | Assassino

vedi ad alta risoluzione

Assassino
olio e acrilico, tela
100x150

Descrizione Opera / Biografia


Touareg. Quando il velo della fatica mi avvolgerà io cadrò sulla sabbia,granello tra i granelli.Come guanciale la mia mano che rivela i sogni di prima ch’io esistessi. Hawad, Io vago errante. In Carovana della sete, Ignazio Maria Gallino Editore, Milano 2001. Il profilo di un nomade touareg è il soggetto di quest’opera. Composto da tratti spessi sovrapposti in inclinazione geometrica, di un colore rosso saturo di toni ruggine e ocra, la figura che si staglia sulla destra della tela ne è l’inequivocabile centro visivo. Protagonista della scena, ne è anche la voce narrante, proprio come nei versi del poeta touareg Hawad riportati in epigrafe. La figura estremamente stilizzata trasmette la profondità di uno sguardo indirizzato agli altri elementi della composizione, uno sguardo talmente intenso da essere, forse, lo sguardo di un sogno, e cioè sguardo generatore dello scenario stesso: lo sfondo bianco cenere, un cielo senza tempo, la linea di un orizzonte scuro, anch’esso sospeso nella atemporalità dei suoi colori, e il triangolo nero appoggiato a quella linea, culmine astratto della composizione. La figura del nomade pare in contemplazione e, forse, in conversazione con quegli elementi fondamentali del suo spazio quotidiano, spazio deserto, vastissimo, spoglio, arido, capace tuttavia di ospitare vita e di ispirarne il senso. Questo spazio immoto diventa, nella visione del tuareg da me rappresentato, spazio immaginato, campo aperto al sogno, forse tutt’uno con esso: come distinguere, infatti, tra la realtà di quel cielo cinerino, di quel terreno asciutto e scuro, e la realtà di quella forma geometrica sospesa tra cielo e terra? E ancora, come distinguere la realtà di queste forme dalla realtà stessa del nostro osservatore nomade, anch’esso fatto di line astratte?Questa mia opera raccoglie e condensa le domande che sono alla base della mia ricerca artistica più in generale, e che riguardano in particolare il rapporto, ambiguo e delicato, tra forma naturale e forma astratta, e tra riproduzione e immaginazione della forma della realtà. Lorenzo Fabietti ha ventisei anni, vive a Milano, dove ha studiato cinema e fotografia e dove ha iniziato a dipingere nel 2001. Ha esposto le sue tele nel 2009 presso lo spazio “Piscina Comunale” del quartiere Lambrate, e nel 2013 a Villa Il Poggiale, nel Chianti.