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OPERA IN CONCORSO  Sezione Pittura

Iob + Pallaoro | Skin 25
vedi ad alta risoluzione

Skin 25
olio e tecnica mista, tessuto damascato
80x100

Iob + Pallaoro

nato/a a:

residenza di lavoro/studio: Trento (ITALIA)

iscritto/a dal 10 apr 2013

sito web: http://europatn.wix.com/iob-pa…

Altre opere

Iob + Pallaoro | Skin 27

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Skin 27
olio e tecnica mista, tessuto damascato
150x100

Iob + Pallaoro | Skin 24

vedi ad alta risoluzione

Skin 24
olio e tecnica mista, tessuto damascato
100x80

Iob + Pallaoro | Archigenesi Lettere 3

vedi ad alta risoluzione

Archigenesi Lettere 3
olio, tela
200x130

Descrizione Opera / Biografia


Iob + Pallaoro
Rosanna Iob e Gianluca Pallaoro si incontrano all’ Istituto Statale D’Arte Alessandro Vittoria di Trento dove si diplomano negli anni ‘80.
Da alcuni anni lavorano su due importanti progetti, tuttora in evoluzione, realizzati a quattro mani, dove il territorio locale in uno e il ritratto nell’altro sono rappresentati con una forte carica espressiva.
Rosanna Iob e Gianluca Pallaoro vivono e lavorano a Trento
RECENTi ESPOSIZIONI COLLETTIVE
10 / 2012
Trento II Piccolo Festival dell’Arte nuova Facoltà di Lettere
06 / 2012
Trento Coney Island 1903 Galleria Arte Boccanera
05 / 2012
Bologna Steet view Spazio San Giaorgio
12 / 2011
Folgarida (TN) Honey Moon testo di Andrea Viliani
CONCORSI
2004 Finalisti Premio Arte
“Skin”
E’ un progetto nato dal desiderio di riflettere sull’aspetto interiore della gente comune che si incontra nel quotidiano. Più precisamente è una specie di album dei ricordi, immagini di persone incontrate nei viaggi che, come attori di un set cinematografico, hanno destato in noi curiosità o interesse per svariati aspetti, spesso si tratta di artisti da strada o viaggiatori particolarmente eccentrici.
Se si osserva con attenzione questa gente si possono innescare una serie di interrogativi che non producono risposte certe ma solo una quantità di fantasiose supposizioni: chi sono, da dove vengono, dove vanno, quali sono i loro pensieri, le loro ambizioni, le gioie, i dispiaceri, le loro speranze o i loro timori.
Per rappresentare tutto ciò si è scelto di utilizzare come supporto della stoffa damascata che con i suoi rilievi imprime sulla figura una textur, una specie di tatuaggio che simboleggia l’intimità del soggetto, il quale a sua volta viene isolato dallo sfondo naturale, o ricollocato in una nuova dimensione, per elevarlo a simbolo di intimità individuale. La tecnica del “levare” (lo sfondo) libera inoltre la fantasia dell’osservatore il quale è stimolato a collocare il soggetto in una dimensione spazio-temporale del tutto personale. Il “nuovo” sfondo monocromo, o alterato, è successivamente ricoperto con della vetroresina che assume il ruolo di teca trasparente, di sfera di cristallo, capace di lasciare intuire e supporre i più profondi pensieri ma nel contempo isolare e proteggere il soggetto.