OPERA IN CONCORSO Sezione Scultura/Installazione
Senza titolo
scultura, pietra pece
25x20x20
Ezio Cicciarella
nato/a a: Vittoria (RG)
residenza di lavoro/studio: Vittoria (ITALIA)
iscritto/a dal 29 apr 2013
sito web: http://www.eziocicciarella.com
Altre opere
Descrizione Opera / Biografia
Ezio Cicciarella nasce a Vittoria (RG) il 22 settembre 1976. Più che i banchi di scuola, da ragazzo lo attirano gli spazi aperti, il cantiere con gli attrezzi e i materiali adoperati dal padre artigiano. S’interessa precocemente soprattutto di tecniche edilizie, di restauro, di lavori da scalpellino e d’intarsio.Maturando, cresce anche la brama di conoscenza, d’incontri e di esperienze, tale da indurlo a continui viaggi e soggiorni sia in Italia che all’estero. Ma, insoddisfatto ed inquieto, è sempre in cerca del quid che lo gratifichi e realizzi compiutamente; intorno al 2001 inizia così ad eseguire le sue prime sculture, non ancora cosciente d’avere scoperto la sua musa donatrice di senso.Nel 2008 la svolta decisiva: fra molte difficoltà, decide di avviare un suo laboratorio nel centro storico di Vittoria per dedicarsi interamente all’arte, dalla cui fascinazione è ormai soggiogato. Inizia da allora a produrre un’ampia serie di opere, elaborando un suo linguaggio autonomo ed affinando costantemente la tecnica. Intanto legge, discute di arte ed estende il circuito delle sue relazioni, entrando in contatto con personaggi del calibro di Franco Sarnari e Vittorio Sgarbi; un lungo e impegnativo percorso coronato dalla partecipazione alla Biennale di Venezia 2012.Nello stesso anno allestisce anche uno spazio espositivo in Via Cavour, a pochi passi dal laboratorio dove continua a realizzare le sue opere.”La scultura - dice Ezio - ha illuminato la mia vita, ma esigendo dedizione assoluta, coraggio e sacrifici infiniti…” La scultura proposta per Combat Prize è caratterizzata da legami che avvolgono la nuda pietra per esprimere un vincolo intrinseco con la materia, l’intima appartenenza di ogni ente al gran mare dell’Essere…Le legature, che appaiono sovrapposte e artificiose, sono in realtà ricavate dalla stessa sostanza, da un sostrato pietroso presente in natura, così come l’intelletto e la mano dell’artista pure sono parte di un tutto che comprende il mondo ed i suoi soggetti, la mente, il nostro corpo e l’espressione.Le legature sulla pietra non sono costrizioni ma segni dell’umile riconoscimento dell’uomo, del silenzioso passaggio della mano, una dichiarazione d’amore nel profondo rispetto delle identità e diversità.