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OPERA IN CONCORSO  Sezione Scultura/Installazione

Giancarlo Marcali | Doppelgaenger, Avanzamento
vedi ad alta risoluzione

Doppelgaenger, Avanzamento
installazione, foto incisioni su agfa, pellicola
200x200x20

Giancarlo Marcali

nato/a a: Svizzera

residenza di lavoro/studio: Albiate (ITALIA)

iscritto/a dal 04 apr 2013

sito web: http://www.giancarlomarcali.co…

Altre opere

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Ri(e)voluzione
rx su vetro, vetro, cavi, rx
300x250x200

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E diventiamo i loro corpi
rx e immagini su vetro, scatole specchio rx e immagini
40x35x18

Giancarlo Marcali | La memoria del dolore

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La memoria del dolore
rx in teca, vetro rx e luce
110x240x110

Descrizione Opera / Biografia


“Doppelgaenger, Avanzamento”, 2012Installazione, fotoincisioni su pellicola Agfacm.200 x 200 x 20Questi lavori sono gli ultimi della nuova serie che ho chiamato Doppelgaenger. Si tratta di fotoincisioni su pellicola Agfa ed ogni lavoro e composto da 2 immagini sovrapposte. Un doppelgaenger è una copia spettrale o anche reale (sosia) di una persona vivente. E' generato dalla fobia, ovvero dalla paura degli esseri umani, ed è una presenza che non può morire o sparire mai.Le radiografie incise sulla pellicola appartengono ad una donna che ha subito un incidente. Prima di essere radiografata le hanno fatto indossare un corsetto di cuoio per mantenerla bloccata.La donna entra ed esce da situazioni di dovere a situazioni di espressione personale,diventando da prodotto della propria condizione a produttrice della propria libertà. Per questo il suo corpo esce dalla costrizione rappresentata dall'ossatura che è costretta e costringe, mentre la sua parte spettrale ne rimane ancorata.Il mio lavoro vuole raccontare la donna come esempio di versatilità, cambiamento ed evoluzione e contemporaneamente, di una immensa forza che le permette di mantenere la propria identità./Giancarlo Marcali sviluppa la sua ricerca artistica in un percorso di ricerca del attimo doloroso. Quanti tipi di dolore lacerano l'essere umano? Infiniti, quanto l'abisso dell'anima. Ma tutti lasciano una traccia del loro passaggio, una cicatrice, visibile o meno. A dispetto delle nostre diversità, Giancarlo ci riunisce tutti in virtù della nostra comune essenza, per la materia di luce di cui siamo composti, ricordandoci che malgrado lunghi percorsi abbiamo un'origine comune e che il dolore di ognuno ha il diritto di essere espresso.Nato in svizzera nel 1963. Si è laureato presso la New South Wales University a Sidney in arti aborigene e le culture delle Isole del sud pacifico. Dal 1990 al 1995 collabora con Martino Vertova alla realizzazione di vetrate d’arte. Dal 1995 al 2000 apre a Milano “Spazio Low Tech” per promuovere il suo lavoro e quello di altri giovani artisti e designer. Dal 2003 al 2008 collabora con la galleria d’arte contemporanea Emi Fontana a Milano. Dal 2009 al 2010 lavora alle opere del progetto “Siamo tutti profeti”e la sua ricerca verso la propria identità lo porta alla realizzazione dell’installazione “La memoria del dolore”, esposta poi alla sua personale a Treviso, ed a Gaeta nella mostra collettiva “S-corpo-ro”, opera segnalata al Premio Celeste 2010 e successivamente a Torino e Sansepolcro. Dal 2011 Giancarlo ha esposto le sue installazioni in diverse gallerie d’arte private a Milano, Roma, Napoli, Venezia e Berlino. Degne di nota, a dicembre 2012, la mostra collettiva al Museo civico di Sansepolcro dove il suo lavoro colloquia con la “Resurrezione” di Piero della Francesca e la mostra personale ad Arezzo “Anime di calce” dove per la prima volta presenta la sua nuova istallazione “Ri(e)voluzione”.