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OPERA IN CONCORSO  Sezione Scultura/Installazione

Gabriela Butti | Another Earth
vedi ad alta risoluzione

Another Earth
carta traforata e retroilluminata, carta, circuito elettrico, plexiglass
65x135

Gabriela Butti

nato/a a: Como

residenza di lavoro/studio: Como (ITALIA)

iscritto/a dal 05 mag 2013

sito web: http://www.gabrielabutti.com

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carta traforata e retroilluminata, carta, circuito elettrico, plexiglass
70x50

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I can’t hear you
carta traforata e retroilluminata, carta, circuito elettrico, plexiglass
70x100

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vedi ad alta risoluzione

Decalogo I
carta traforata e retroilluminata, carta, circuito elettrico, plexiglass
65x135

Descrizione Opera / Biografia


“La membrana è ciò che divide luce e buio,
soggetto e osservatore, ciò che scorre e invecchia e ciò che invece
rimane giovane per sempre... Il difficile è lasciarsi cogliere
dall’istante di luce, quell’irrecuperabile attimo di flash... Perché la
cattiva notizia è che il tempo non si può fermare. La buona notizia è
che tu sei il pilota del tuo tempo. Lo puoi velocizzare o rallentare,
puoi congelarlo in un istante, ma non puoi disfare quello che è
fatto...”.
Il suo operare possiede un innato senso di rigore estetico nella
modulare ripetizione di migliaia di piccoli punti, ora estroflessi, ora
introflessi, che definiscono delicate superfici e forti linee di confine,
definendo forme e profondità differenti.
Influenzata da tutto e tutti cresce combinando e compenetrando
diversi mezzi di espressione, tecnologia ed antiche tecniche
insieme, alla ricerca dell’equilibrio naturale.
Filo conduttore, nel vero senso della parola, dei lavori di Gabriela è
l’energia.
Corrente elettrica allo stato puro, flusso di cariche luminose che
attivano luci ed ombre, generando e palesando definitivamente
l’immagine.
Gli ultimi lavori prosegnuono lo studio e l’approfondimento del
concetto di membrana.
Membrane sono i fogli di carta traforati, custodi di luce e riflessi,
intessuti di minuscole particelle volte ad afferrare l’istante, l’attimo
perfetto, il bilico tra i due stati fisici e temporali.
Ogni membrana si frappone tra identità diverse divenendo
oggettivazione della liminalità, luogo di confine tra differenti
sostanze e situazioni, prima di qualsiasi contaminazione, quando
ogni cosa conserva la sua intatta purezza pur riflettendosi sull’altra
adiacente.
E’ proprio in questi luoghi di confine che si può cogliere l’essenza
umana, quando si stabilisce per una frazione di secondo l’equilibrio
armonico tra prima e dopo, passato e futuro, essere.
Perchè sì, l’uomo vive per aspettare. Esso trova il proprio impulso
vitale nell’attesa, nella speranza del cambiamento.
Fa di tutto per non sentirsi così, ma la realtà è che la sua massima
realizzazione sta nell’essere membrana, luogo di incontro e
divenire.
Immobilizzare allora frammenti di realtà per cogliere e svelare la più
intima bellezza dell’uomo, diviene il più nobile dei compiti.
Ed è così che attraverso giochi di luce, riflessioni e bagliori su
schermi, vetri, specchi e pozzanghere si può giungere alla vera
realtà.
In “Another Earth” (frame dell’omonimo film) l’attesa si delinea come impulso vitale dell’umanità.
L’uomo è fatto per attendere, anche se fa di tutto per non sentirsi in attesa.
Ma la realtà è che la massima realizzazione dell’uomo sta nell’essere membrana, luogo di incontro e divenire.
Immobilizzare allora frammenti di realtà per cogliere e svelare la più intima bellezza dell’uomo, diviene il più nobile dei compiti.
Ed è così che attraverso giochi di luce, riflessioni e bagliori su schermi, vetri, specchi e pozzanghere si può giungere alla vera realtà.
Costruendo membrane di membrane, stratificazioni di informazioni ed emozioni.
Intessendo con preghiere di punti l’inafferrabile istante.
Oggi-2012:
Collettiva ”Snake shaped River”, Trezzo sull’Adda (Mi)
Finalista premio Artgallery, Milano 2013
Personale ”La Membrana del Tempo”, Galleria Ghiggini, Varese 2012
Collettiva “Come se nulla fosse-Pretending Indifference”, Milano
2012
Vincitrice Premio Ghiggini Artegiovani 2012
Collettiva “Eco.01”, Caravaggio (BG)
Collettiva “China Made in Italy”, Milano 2012
2011:
Collettiva Premio Premio Patrizia Barlettani Next Generation,
Milano
Vincitrice Premio Artevarese Giovani
Collettiva Premio Ghiggini Artegiovani, Varese
Pubblicazione su BOLO Magazine
2010:
Collettiva “l’Universo Dentro”, Milano
Vittoria workshop “Very Very Stupid”, sesta edizione di “Teach me,
Fast Forward”, Venezia
Collettiva “Prefigurazioni meta progettuali”, Milano