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OPERA IN CONCORSO  Sezione Grafica

Erin Polla | Bloody Danae
vedi ad alta risoluzione

Bloody Danae
matita-pastello acquerello-acrilico-inchiostro-foglia oro, cartoncino liscio
70,20x50,30

Erin Polla

nato/a a: Polla (SA)

residenza di lavoro/studio: Polla (SA) (ITALIA)

iscritto/a dal 23 apr 2013

sito web: http://premioceleste.it/erin.p…

Altre opere

Erin Polla | Entra-ed-Adora

vedi ad alta risoluzione

Entra-ed-Adora
matita-carboncino, carta semi-liscia
95,30x65,30

Erin Polla | Dianthus

vedi ad alta risoluzione

Dianthus
matita bianca-carboncino-pastelli acquerello, carta cotone colorata
50,10x70,20

Erin Polla | Nobile semplicità Quieta grandezza

vedi ad alta risoluzione

Nobile semplicità Quieta grandezza
matita-pastello acquerello-foglia oro, cartoncino ruvido
70,20x50,30

Descrizione Opera / Biografia


MOOD: MODERNMYTH
Miti del passato che si mescolano con miti più o meno tali del presente, della realtà mediatica che ci circonda e ci bombarda, a volte fino allo sfinimento.
Perché i GRECI AVEVANO RAGIONE: le divinità-celebrità sono più capricciose degli uomini-medi-comuni-mortali, e il loro capriccio è insindacabile e imprescindibile. Come se il mondo fosse il LORO televisore, e LORO gli attori indiscussi di una vita ”REALITY”, e noi semplici mortali dalla vita comune più o meno interessabile, a dovercene restare in poltrona e a guardarli 24/7; ma si può sempre decidere di prendere il telecomando e SPEGNERE TUTTO. Seppur il programma continui.
Ma se per una volta lasciassimo perdere quello che SONO e li prendessimo così per come ci APPAIONO: imbellettati delle loro bellezze insuperabili e più o meno divine, e che in fondo ci affascinano un po’ tutti, e non sempre lo ammettiamo?! Ecco, io francamente sono affascinato dalle loro bellezze. Quello che fanno nella loro vita non sempre privata non mi interessa, preferisco catapultarli in un mio personale racconto mitologico dai riferimenti puramente casuali e non intenzionali. PER AMORE DEL BELLO. TUTTO QUI. A chi guarda, il telecomando: la scelta è vostra.
• BLOODY DANAE
Nascosto dietro il drappo della défaillance umana il subdolo Giove in forma di monete concupisce la vogliosa e solitaria Danae; SUBDOLO, perché la renderà, inconsapevole, carnefice e sanguinaria di un piano studiato nei minimi dettagli.
Dal famigerato accoppiamento si genererà la mano armata del ”REALE” Perseo, che ucciderà il voyeuristico desiderio di Medusa – il vezzo vanitoso di un mio autoritratto –, e lo costringerà, per niente controvoglia, ad ammirare l’ossessione dei suoi sogni, desideri e voglie. Che vuol toccare, con i vibranti guizzi delle lingue dei suoi serpenti, e non riuscire mai a raggiungerla: come l’uomo sullo sfondo conscio di non avere impulsi sessuali adeguati per addentrarsi nella forma del fenomeno mediatico, che la Danae in questione, con i suoi pro e i contro, volente o nolente, rappresenta. E se ne resta lì a idealizzarla e amarla anche se contestato e denigrato.
Quale altra alternativa: L’AMORE È ANCHE QUESTO. INCONDIZIONATO E SENZA ALCUNA GIUSTIFICATA O SENSATA SPIEGAZIONE.
E, intanto, il sangue scorre…
Ma niente paura è solo una visione: nello specchio si riflette solo il presente; la visione sanguinaria del futuro accadrà più avanti.
ALL’IMPROVVISO. QUANDO MENO TE LO ASPETTI.
”La ricerca artistica di Giuseppe Graniello (in arte Erin Polla), è ricca di una simbologia e tecnica esecutiva che si spinge oltre la parodia, la satira politica e sociale del nostro tempo. Ho ritenuto fondamentale proporre tra i suoi lavori Bloody Danae, poiché reputo l’opera un’emblematica-maschera nella quale si cela la nostra società fondata, fino ad oggi, sull’instabilismo ed il realityvismo.
Graficamente e tecnicamente l’opera risulta perfetta nel suo insieme e possiamo leggere in essa alcuni riferimenti importanti: la donna, sensualmente seducente, con una cascata di monete d’oro che la ripagano dalle sue impure prestazioni; l’autoritratto sconcertato dello stesso artista nelle sembianze di una medusa, un chiaro citazionismo all’opera di Michelangelo Merisi (Caravaggio); l’uomo nudo con il capo chinato che si riflette allo specchio (il peccatore) che assomiglia ad uno dei tanti personaggi che si nascondono nel celeberrimo “Giudizio Universale” di Michelangelo Buonarroti.
In quest’opera l’artista ha superato sé stesso per darci una sua lettura della corruttibilità del genere umano, della non volontà di essere migliori. Le parole non bastano, occorrono i fatti. Il linguaggio comunicativo, fortunatamente polemico, di Giuseppe Graniello si accosta agli interessanti lavori sulla satira del loro tempo prodotti nella società da artisti come Francisco Goya e Honoré Daumier.,,
Gabriele ROMEO
Critico e Storico dell’Arte
BIOGRAFIA
Giuseppe Graniello (in arte Erin Polla) nasce a Polla (SA) il 21 giugno del 1986.
Durante il periodo del liceo approfondisce i propri studi da Canova a Mirò. La tesi sulla “Figura della donna nell’arte, e nella letteratura” gli vale i 96/100, e una pila impolverata di fogli di riproduzione di statue classiche, modelle in posa, e una passione smodata per l’architettura e il disegno tecnico. Dal 2004 al 2007 frequenta il corso triennale di “Fashion and Textile Design allo IED – ISTITUTO EUROPEO DI DESIGN” di Torino. Laureatosi con i 97/100 di valutazione con un progetto tesi e annessa sfilata di moda con capi interamente realizzati in Maglia. Conduce uno stage, dall’ottobre al novembre del 2007, nell’ultimo straordinario laboratorio artigianale rimasto, a oggi, in Piemonte di maglieria “Calme, Lux et Volupté” del Maestro-magliaio Alessandro Meregalli. Nel maggio del 2008 spronato da un’amica del liceo ritrovata, inizia la vera-disperata-amata-voglia per quella che lui chiama affettuosamente “la Madre Arte”: riprende in mano una riproduzione della “Madonna dei Pellegrini” del Caravaggio, esercizio di manierismo scolastico del 2004, la porta a termine e da lì prosegue senza sosta. Inizia a costruirsi un curriculum artistico degno di nota, nonostante nel frattempo deve far fronte a un impiego temporaneo come collaboratore grafico e designer in uno studio di Progettazione Architettura e Ingegneria.
In breve tempo, giunge ad una maturazione della sua carriera artistica e professionale: inizia presenziando, oltre che con un intero profilo artistico (http://premioceleste.it/erin.polla), anche come assiduo opinionista e blogger del portale internet del “Celeste Network”, piattaforma online di scambi interculturali tra curatori, critici, galleristi, collezionisti, musei, fondazioni, associazioni culturali, e semplici visitatori e appassionati d’arte, riscoprendo con loro un contatto umano, e una voglia smodata di confrontarsi con loro, mettendosi e mettendo in discussione, rischiando a volte anche di sembrare inopportuno; prosegue poi con le numerose partecipazioni e consensi a eventi di spicco e rilievo nazionali e internazionali come: la Iª Biennale Internazionale d’Arte di Palermo, sotto la curatela critica di Paolo Levi e Vittorio Sgarbi, e la Iª Mostra D’Arte Coreutica di Venezia dal titolo Relativity of Emotions, promossa da ExpoArt e sotto la curatela critica di Gabriele Romeo, e partecipando ai premi presenti nella rete internet come: Premio Tiziano 2012 – La Percezione Psicologica e Visionarie – Rossocinabro, e a mostre collettive in location di prestigio quali Napoli (ELLEPI – Copertine d’Artista e Vele d’Arte per l’America’s Cup 2013 e Vele d’Arte a Capri per la Rolex Cup 2013 sotto la curatela artistica di Beppe Palomba) e Venezia (BODY E•MOTION – mostra itinerante sotto la curatela artistica di Gabriele Romeo e promossa da Venice C’ART, dalla Polisportiva Venexiana e dall’Associazione Regatanti, e in collaborazione con ARTEMENTE GALLERY di Jesolo e del magazine nazionale ExpoArt, all’interno del progetto ”Dall’Uomo al Territorio” ideato e promosso dalla regatante, campionessa del remo, Gloria Rogliani), passando per una mostra personale nel suo paese natale Polla (SA). Il suo percorso artistico prende, poi, una piega interessante quando, conosciuto lo Storico e Critico d’Arte Gabriele Romeo, inizia a collaborare con lui e con Filippo Staniscia a un progetto ambizioso e propositivo quale il rivalutare e riabilitare il concetto Coreutico nell’Arte, costituendo insieme l’Associazione culturale no-profit Venice C’ART (http://coreuticart.com), che si occupa principalmente della sponsorizzazione e organizzazione di eventi d’arte nel territorio di Venezia, e non solo.
”Una produzione artistica, quella di Erin Polla, che vuole andare oltre l’iconografia classica, rispolverando miti del passato per proporli nei corpi delle persone che vivono nella società attuale.
Il suo grafismo possiede un’attenta misura del segno, mentre la sua poetica sarcastica, sembra, che voglia servire da morale per le persone che non cercano di comprendere la necessità di adeguarsi a questo mondo.,,
Gabriele ROMEO
Critico e Storico dell’Arte