OPERA IN CONCORSO Sezione Fotografia
CHILDREN’S PLACES, PLACES FOR CHILDREN
fotografia, stampa a getto d’inchiostro
41x50
Elisa Franceschi
nato/a a: Vicenza
residenza di lavoro/studio: Modena (ITALIA)
iscritto/a dal 18 apr 2013
sito web: http://www.elisafranceschi.com
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fotografia, stampa a getto d’inchiostro
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Descrizione Opera / Biografia
CHILDREN’S PLACES, PLACES FOR CHILDREN
Il mio lavoro esplora il modo in cui i bambini e preadolescenti si relazionano ai luogi che li circondano. I bambini crescono nelle strutture del’adulto e la loro capacità di creare degli spazi per sè dipende da queste. Esistono luoghi deputati ai bambini ma anche altri luoghi, informali, spesso non noti agli adulti, propri dei bambini. Se i primi sono importanti per i bambini oltre che significativi del modo i cui l’adulto concepisce l’infanzia nela società, i secondi raccontano spesso l’esperienza più profonda e diretta che viene fatta dai luoghi. In entrambi i casi i modi in cui i bambini fanno esperienza di un luogo è molto diversa rispetto a quella dell’adulto, se nell’età adulta si utilizza principalmente la logica e la razionalità per capire il mondo circostante, per il bambino si tratta, invece, di una profonda interazione fisica. I bambini permettono al loro corpo di esplorare lo spazio con lo scopo di capirlo e conoscerlo, e il modo privilegiato per farlo è giocando. L’attività del gioco viene così prolungata anche a luoghi che non sono stati creati appositamente per quaesto e si combina alle strutture dell’adulto anche quando gli adulti non ne sono consapevoli. Durante questa giocosa esplorazione dello spazio i bambini riescono ad essere molto presenti ma allo stesso tempo agiscono nelle loro fantasie, caricando ogni movimento di un significato che va oltre quello visibile. Anche nel valore e nel giudizio estetico che bambini e ragazzi attribuiscono ai luoghi di cui si appropriano dimostrano un’attitudine diversa rispetto a quella dell’adulto, spesso, infatti, più che essere giudicati belli o brutti, questi luoghi diventano sacri. La manipolazione stessa del paesaggio, anche se impercettibile, può rendere speciale ed interessante un luogo altrimenti privo di valore e utilità.
Ricercare le realtà dei bambini dove e sistono e osservare il loro modo di relazionarsi all’ambiente è così un’occasione per guardare a luoghi e momenti altrimenti poco considerati e il tentativo di osservare il paesaggio da un’ottica diversa rispetto a quella più consueta del mondo adulto.
Formazione:
2011-2013 Master sull’immagine contemporanea - Fondazione Fotografia Modena;
2010 Laurea triennale i arti visive - Facoltà di Design e Arti IUAV Venezia;
Mostre collettive:
2013 (future)
Biennale Giovani, Serrone Villa Reale, Monza;
Arte in Contemporanea, Modena;
2012
Baessa 1310 Lagorai Fotografato, mostra collettiva a seguito del progetto di residenza organizzato da Arte Sella, Fondazione Fotografia, Comune di Telva, APT Valsugana, Malga Baessa, Telve - TN;
Out of focus a cheap laser print show, superfluo support project, Central Park, Padova;
2010
L’industria abitata, esposizione delle immagini del workshop di Marco Zanta, promosso da Mug Megazine in collaborazine con Montedomini ASP presso Montedomini, Firenze;
2009
Il gesto indicatore, mostra collettiva del laboratorio di fotografia del CLAVES Facoltà IUAV di Venezia, Centro Culturale Candiani, Venezia-Mestre