Premio Combat Prize

Quest’opera è un omaggio alla modernità. O una denuncia ironica se volete.
Ho preso uno dei lavori più poetici del pittore olandese Johannes Vermeer (1632-1675) e l’ho reso più attuale che mai. Mantenendo un’identica veste grafica e pittorica, ho trasformato la merlettaia secentesca nel suo corrispettivo contemporaneo, dandole il viso di una ragazza cinese, con irriverenti colpi di sole rossi nei capelli e grandi orecchini. E deve solo al parallelo voluto con l’opera originale se, per una volta, non sta lavorando in una fabbrica buia e sovraffollata.
Non ho una formazione artistica. Sono autodidatta. La cosa che più si avvicina a una scuola d’arte è il corso di pittura serale che ho implorato i miei genitori di farmi frequentare quando avevo 14 anni. Il paziente maestro Achille Zoccola mi ha insegnato a stendere i colori a olio sulla tela, poi ho proseguito da me.
Nel 2012 ho esposto in una galleria londinese e aperto il mio sito internet. Ora cerco di farmi conoscere attraverso concorsi di pittura e piccole esibizioni in Lombardia, dove vivo. Voglio diventare un’artista di successo e quindi non posso fare altro che il mio meglio.