OPERA IN CONCORSO Sezione Pittura
La vanità di Medusa
olio, tela
100x80
Catia Battenti
nato/a a:
residenza di lavoro/studio: Treia (ITALIA)
iscritto/a dal 19 apr 2013
sito web: http://www.brivididarte.alterv…
Descrizione Opera / Biografia
Trasposizione e rivisitazione nella contemporaneità dell’archetipo di Medusa che convoglia in questa rappresentazione la triplice unione delle perverzioni delle tre Gorgoni impersonificate metaforicamente da un’unica entità divina con tre gambe (Triscele), in riferimento all’origine celtica del simbolo.
Come per Medusa, la facciata mostrata (qui intellettuale) diviene inganno: seduce e attira ma nasconde una realtà pietrificante. Simbolicamente cioè blocca e rende mostruoso il proprio Vero sentire (sensazioni fisiche), il contatto con la Terra, la propria Forza e Potere reale.
Ma, nei panni di un moderno e nuovo Perseo, l’autrice lascia guardare negli occhi di Medusa attraverso uno specchio immaginario che riflette verso la zona del cuore, qui simbolo del punto ancora libero dall’inganno, da cui scaturisce l’unica forza capace di liberare l’essere umano della propria maschera.
L’opera nasce dalla passione per le opere classiche e per il monumentale unita alla sperimentazione contemporanea. Cosparsa d’omaggi al ’400 - ’500 (con particolare riferimento agli italiani G.Romano e A.Vivarini) l’intento è quello di lasciare sprofondare in ciò che di misterioso contiene l’antico, nella sua regalità e nel colossale, ri-elevandolo al presente.
Il lavoro qui presentato è frutto della recente ’epoca’ pittorica di ritiro meditativo dell’autrice che ha comportato il passaggio dai temi ottocenteschi all’attuale profondità in cui si impattano influssi fumettistici, una visione del tutto simbolica dai toni pop surrealistici oltre che una potente ricerca del dipingere.
“La vanità di Medusa”, olio su tela, 100x80cm, 2013.