OPERA IN CONCORSO Sezione Scultura/Installazione
Turning Point
gres lavorato a mano (composto in due parti), gres e decalcomanie fotografiche per ceramiche
140x30 cm
Alexia Manzoni Porath
nato/a a: Nairobi (kenya)
residenza di lavoro/studio: Roma (ITALIA)
iscritto/a dal 10 apr 2013
sito web: http://www.alexiamanzoniporath…
Altre opere
Descrizione Opera / Biografia
TURNING POINT : serie “Not in my name”
Il tema conduttore di questa serie di opere é la guerra. La protesta contro la guerra e gli orrori che ne derivano. Ogni pezzo, tra cui TURNING POINT, rappresenta un individuo e la sua forma deriva dalle emozioni generate dalla lettura delle storie raccontate da uomini e donne toccati da questa tragedia.
Le forme di Alexia Manzoni Porath si articolano su vari piani: ogni ”strato” rappresenta un momento della vita, una memoria ed ogni lastra ha una storia da raccontare. Ogni pezzo é la colonna portante di frammenti di guerra di cui, cosí come nella vita quotidiana ce ne scordiamo facilmente ma non possiamo ignorare, cosí nelle opere sono presenti ma alcune volte sbiadiscono e si confondono con lo sfondo .
È la sovrapposizione dei vari livelli di creta e di storie che rende questi lavori interessanti ed ogni pezzo, unico, acquisisce una forma pesante ma vigorosa che si, evoca la distruzione umana e materiale ma anche auspica una rinascita nel tentativo di richiudere nella sua struttura il cerchio, simbolo di rigenerazione e continuitá.
Biografia
Alexia Manzoni Porath é un’artista italiana che lavora con la ceramica da piú di 20 anni. Laureatasi in Scienze Politiche a Roma, nel 1994 si é trasferita a Londra, dove ha realizzato il suo sogno di studiare arte frequentando inizialmente gli studi di vari artisti ceramisti, per poi entrare al corso di Belle Arti con specializzazione in Ceramica dell’Universitá di Westminster di Londra, Ceramics (Ba Hons), dove si é laureata nel 2006. Alexia Manzoni Porath unisce la sua passione per l’arte all’attenzione che dedica a temi d’attualitá. Nei suoi lavori affronta argomenti quali la guerra, il terrorismo e l’inquinamento ambientale, producendo opere nuove ed all’avanguardia che provocano e sfidano il pubblico. Ha esposto i suoi lavori in Inghilterra, Germania ed Italia e, dopo aver vissuto all’estero per molti anni, si é ristabilita a Roma nel 2010.