OPERA IN CONCORSO Sezione Scultura/Installazione
UNsteady
argilla lavorata a mano, 6 tipi diversi di argille
400x400x23cm
Alexia Manzoni Porath
nato/a a: Nairobi (kenya)
residenza di lavoro/studio: Roma (ITALIA)
iscritto/a dal 10 apr 2013
sito web: http://www.alexiamanzoniporath…
Altre opere
Descrizione Opera / Biografia
UNsteady
La televisione ed i giornali ci bombardano con continue notizie di attacchi dinamitardi e di atroci uccisioni. Ma queste notizie, seppur vere, sono parziali in quanto purtroppo non esistono solo queste guerre ”famose” di cui si sente tanto parlare, un pó anche per soddifasre l’esigenza di un pubblico ”curioso”, ma purtroppo molte altre... Infatti se nel mondo si possono contare 201 paesi indipendenti, é triste constatare che circa 31 di questi sono in guerra!
In questa installazione Alexia Manzoni Porath rappresenta ogni paese come una sfera che posizionata vicino alle altre deve mantenere il proprio equilibrio per non andare a ledere l’armonia dell’insieme. Nei paesi in guerra invece si apre una botola dalla quale fuoriescono rabbia ed odio. I soldati che ne emergono provocano uno sbilanciamento che va a ledere un equilibrio “instabile” del mondo intero, con effetti piú o meno evidenti in tutti i 201 paesi.
L’opera é composta da 201 sfere di diversa grandezza ed é stata realizzata con l’ultilizzo di 6 tipi diversi di terracotta. È stata interamente realizzata a mano e poi affumicata e parzialmente lucidata a cera.
Biografia
Alexia Manzoni Porath é un’artista italiana che lavora con la ceramica da piú di 20 anni. Laureatasi in Scienze Politiche a Roma, nel 1994 si é trasferita a Londra, dove ha realizzato il suo sogno di studiare arte frequentando inizialmente gli studi di vari artisti ceramisti, per poi entrare al corso di Belle Arti con specializzazione in Ceramica dell’Universitá di Westminster di Londra, Ceramics (Ba Hons), dove si é laureata nel 2006.
Alexia Manzoni Porath unisce la sua passione per l’arte all’attenzione che dedica a temi d’attualitá. Nei suoi lavori affronta argomenti quali la guerra, il terrorismo e l’inquinamento ambientale, producendo opere nuove ed all’avanguardia che provocano e sfidano il pubblico.
Ha esposto i suoi lavori in Inghilterra, Germania ed Italia e, dopo aver vissuto all’estero per molti anni, si é ristabilita a Roma nel 2010.