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OPERA IN CONCORSO  Sezione Scultura/Installazione

Adonai Sebhatu | senza titolo
vedi ad alta risoluzione

senza titolo
assemblage manichino hardware, pigmento, legno
150x100x27

Adonai Sebhatu

nato/a a: Bologna

residenza di lavoro/studio: Bologna (ITALIA)

iscritto/a dal 01 mag 2013

sito web: http://www.morsura.it

Altre opere

Adonai Sebhatu | senza titolo

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senza titolo
assemblage manichino hardware, pigmento, legno
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Adonai Sebhatu | venere

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venere
assemblage manichino hardware,pigmento, poliuretano espanso
57x50x50

Adonai Sebhatu | senza titolo

vedi ad alta risoluzione

senza titolo
assemblage manichino hardware, pigmento, legno
100x160x40

Descrizione Opera / Biografia


Descrizione opera: La scultura compone l’immagine di una figura femminile che si materializza davanti agli occhi degli spettatori emergendo attraverso un complesso monocromatico di hardware.la donna raffigurata rappresenta l’umanità, la sensibilità umana, nell’atto di prendere coscienza dell’alienazione generata, nella percezione dell’artista, nel rapporto immaturo della stessa con la realtà virtuale e più in generale con le sue moderne capacità tecnologiche. Nel suo complesso l’opera rappresenta un particolare di paesaggio interiore appartenente all’immaginario cybernetico frutto della ricerca concettuale dell’artista; un frame, catturato nella sa mente che come in un sogno introietta le riflessioni indotte dalla realtà vissuta, osservata o percepita facendola riemergere trasfigurata.BiografiaAdonai SebhatuNato il 12/12/1986Frequenta l’istituto tecnico Aldini Valeriani diplomandosi nel 2005. Vive e lavora a Bologna.La sua prima esperienza in campo artistico si svolge dopo il diploma quando lavora come progettista d’interni presso l’azienda Loikos. Durante questa esperienza Adonai coglie l’occasione di mettere in pratica le sue conoscenze da geometra apprese durante il percorso scolastico, ciò contribuisce progressivamente ad aumentare la sua dimestichezza com gli strumenti tecnici e ad acuire il suo senso estetico. Dopo un periodo di circa un anno la sua esperienza lavorativa, in seguito ad una serie di spiacevoli vicissitudini, si interrompe bruscamente. Allorchè, in cerca di nuovi sbocchi professionali, decide d’iscriversi alla facoltà di economia aziendale di Bologna, nel tempo però sentendo un distacco sempre maggiore da cio che stava studiando e una crescente necessità espressiva si è inevitabilmente riavvicinato all’arte. Durante l’adolescenza Adonai viene a contatto con il mondo dell’ambiente Underground Bolognese dal cui rapporto trae diverse e talvolta contrastanti suggestioni, in particolare incontra con ”I mutoidi ” un interessante Dipinge e disegna componenti elettronici: mouse, tv, grovigli di cavi, finchè non si trova faccia a faccia con un hardware e capisce che il riassunto perfetto dei concetti che sta cercando di esprimere sono lì. quindi lo prende lo smonta lo rimonta lo indaga da ogni prospettiva e inizia a ribaltare la tecnologia come un calzino quel che è dentro celato e imperfetto ciò che deve solo svolgere la funzione di macchina per lui diventa lato esteriore ed estetico Il suo lavoro è incentrato prevalentemente sul recupero e il riutilizzo di materiali considerari di scarto,acquisendo in particolare l’oggetto hardware come concetto portante della sua ricerca, realizzando opere dove l’elemento umano/figurativo fonde rapportandosi con esso in diverse maniere : nei lavori ritroviamo planimetrie di città monocrome fatte rivivere sotto gettate di colore e figure che si propongono come ibridi tra corpo umano e materiale elettronico, in contrasto, lottando per emergere oppure itegrandosi in perfetta armonia. La ricerca dell’artista tenta sia di rianimare ciò che altrimenti non avrebbe più alcun utilizzo pratico e altesì dar voce agli innesti che si vengono a creare tra la figura umana e gli oggetti che la circondano.