Descrizione Opera / Biografia
Ostara, divinità proto-germanica della primavera distesa su d’un prato in riva a limpide acque, sotto un cielo turbolento, dà il via al ciclo stagionale che le è attribuito.
Opera effettuata nel marzo 2020 durante la pandemia da covid-19, rappresenta il risveglio della natura e la sua indomita forza ristoratrice, anche attestato, questo, dalla presenza degli axolotl - creature primordiali che nei miti messicani raffigurano il principio stesso di rinascita e di rigenerazione senza cicatrice.
L’opera assume così un significato di denuncia ecologica, tema caro all’artista: la natura che si riappropria dei suoi spazi lasciati vuoti dall’essere umano in quarantena, utilizzando le tematiche di simbolismo sincretico che ne caratterizzano la ricerca.
Pierpaolo Miccolis (Alberobello, 1985) vive e opera in Puglia. La sua formazione artistica, prima come fashion designer, poi proseguita presso l’Accademia di Belle Arti di Bari prima in pittura e poi in decorazione, lo porta a creare con differenti linguaggi e media. Nelle sue opere ricorre all’installazione e alla fotografia, utilizza prevalentemente le tecniche pittoriche, specie l’acquerello, realizzando opere in ampi cicli tematici con una ricerca su fattori ambientali, botanici, etologici e metamorfici.
I suoi soggetti, resi attraverso una concezione del corpo ironica e perturbante, assumono talvolta grandi formati producendo, tra ossessione e vanità, operazioni installative. Le più recenti sperimentazioni sono un’indagine antropologica sui riti esoterici praticati nel Mezzogiorno, evidenziando il carattere universale della superstizione e della magia.
Protagonista dell’edizione 2018 di SETUP Contemporary Art Fair di Bologna, ha partecipato a numerose collettive e personali in gallerie e musei in Italia e all’estero; i suoi lavori figurano in rinomate collezioni pubbliche e private, tra cui la Fondazione Museo Pino Pascali e il Museo Benaki di Atene. Tra le mostre più rilevanti: “Cartam”, Museo del Presente, 2019; “Induced Spirits”, Spazio Microba, 2018; XVIII Biennale di Penne, 2015; “Nella coda sta il veleno”, Fondazione Pino Pascali, 2013; “Afrodita”, Arte Fiera Bologna, Alcenero, 2012; Premio Internazionale di Pittura “Zingarelli” Rocca delle Macìe, 2010.
Nel 2014 è stato protagonista di Contronatura, cortometraggio di Alessandro Piva incentrato sul rapporto tra l’artista, le sue opere e il territorio circostante. Dal 2015 collabora frequentemente con Pietre Vive Editore, con il quale pubblica nel 2019 la sua prima importante monografia, “Famiglio”.