Descrizione Opera / Biografia
L’opera è parte di un ciclo di quadri e carte che hanno come modelli fotografie analogiche scattate nel parco naturale di Plitvice. Greta Maria Gerosa, fotografa oltre che pittrice, parte da un mezzo istantaneo utile a catturare le sensazioni di un momento, per poi ritrovarsi nel tempo lungo della pittura a confrontarsi inevitabilmente con altre emozioni, presenti e passate. La trasposizione si fa più complessa e i dettagli naturalistici, trasfigurati, vengono solamente evocati da colori e forme. Il dipinto diventa una fotografia mentale ed emozionale di un ricordo filtrato dal turbamento che accompagna l’atto pittorico.
Greta Maria Gerosa nasce a Lecco il 26 aprile 1997. Diplomata al liceo artistico Umberto Boccioni di Milano è attualmente iscritta all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dal 2016 frequenta il triennio in Pittura presso la cattedra dei professori Carlo Di Raco e Martino Scavezzon.
2016. Collabora come performer con l’artista russa Taus Makachacheva alla Performance Stomach It tenuta in fondazione VAC, Zattere.
2016/2019. Partecipa al workshop estivo di Pittura-Atelier F Laboratorio Aperto, organizzato dall’Accademia di Belle Arti di Venezia con la partecipazione dei professori Carlo Di Raco, Miriam Pertegato e Martino Scavezzon.
2018. Partecipa al workshop di Fotografia ‘Lo sguardo fotografico dell’arti- sta’ a Mon Perin, Croazia, organizzato dall’Accademia di Belle Arti di Venezia. Workshop guidato dalla fotografa Claudia Rossini.
2019. Partecipa alla residenza artistica ’Progetto Borca’ presso l’ex Colonia Eni, Borca di Cadore. Con la partecipazione dell’ideatore e curatore del progetto Dolomiti Contemporanee Gianluca Dincà Levis.
2020. Espone presso la Fondazione Bevilacqua, galleria di Piazza San Marco a Venezia, le opere: Dormiveglia e 349 giorni dopo.