OPERA IN CONCORSO | Sezione Scultura/Installazione

 | Meteora

Meteora
filo e filo,
misure variabili

Giulio Locatelli

nato/a a Bergamo
residenza di lavoro/studio: Bergamo, ITALIA


iscritto/a dal 24 apr 2020


Under 35


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Descrizione Opera / Biografia


Meteora, dimensioni variabili, filo e filo, 2020
Una forma non determinata, aperta a diverse connessioni, levigata da pensieri e ricordi emerge dal suolo, invitando lo spettatore a sentirsi un viaggiatore volto intraprendere un viaggio nel proprio pensiero, facendosi domande, riflessioni, indagini e cercando all’interno dei propri ricordi delle ipotetiche relazioni tra sistemi del mondo naturale in cui si è percepito o immaginato una forma simile.
L’installazione è una vera e propria analogia, una Meteora che può esistere in qualsiasi spazio, in qualsiasi luogo, non determinato da una precisa posizione geografica, che si rende visibile e percepibile solo a chi intende addentrarsi in un luogo franco, una dimensione intima, privata, sicura, verso una sorta di nido interiore in cui poter ricercare e tessere collegamenti tra le proprie memorie.
Bianca, pura, candida, fredda come la neve, la Meteora, proveniente da chissà quale luogo dell’infinito spazio, s’innalza dal suolo, generando nodi, matasse, grovigli, fili che diventano simboli di pensieri, di ricordi, di legami personali o talvolta lasciatici in dono da altri.
Il filo, primo elemento dell’opera, sia strumento d’analisi e riflessione, sia espediente materiale per la concretizzazione dell’idea della mente, che altrimenti prenderebbe freddo; in un tempo lunghissimo, il tempo di un ricordo, un filo su di un filo ed un altro filo ancora, si dà corpo e dà corpo alla Meteora, avvolgendola in una pelle sensibile.
Candido, leggero, quasi impercepibile il filo si dirama, si propaga nello spazio contaminando così il luogo circostante ma anche il pensiero di chi si relaziona con la Meteora, portando l’osservatore nelle viscere di sé stesso, in uno spazio sicuro in cui poter immaginare, in cui poter percepire le cose che non vediamo ma che sappiamo esistere perché ne abbiamo l’intuizione.
BIOGRAFIA
Giulio Locatelli nasce a Bergamo il 03/11/1993.
Dopo aver conseguito il diploma al Liceo Scientifico, nel 2015 si la laurea al primo livello della scuola di Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Brera. Conclude il biennio specialistico in Arti Visive indirizzo Pittura nel 2017 nella medesima Accademia.
Interessato al mondo del tessile, con particolare attenzione al filo, strumento sia d’analisi che di realizzazione. Inizialmente manipolato attraverso il rituale della cucitura, il filo trova ora spazio in una dimensione più scultorea, evocando forme calcaree, la cui forma è data dal sedimento, dalla goccia del ricordo che si deposita l’una sull’altra. Goccia che come filo non si dissipa nel vuoto.
Partecipa come finalista a diversi Premi, si ricordano Premio Arte Laguna, Premio YICCA a cura dell’Associazione RIVOLI 2, Vincitore del Premio SPONGA a cura di MINIARTEXIL presso lo Spazio Culturale Antonio Ratti, Premio Nocivelli, Premio ContemporaneaMenti.
Partecipa inoltre a diverse residenze artistiche, nel 2015 SFaSE a cura di Elena d’Angelo, nel 2017 SYNCHRONICITY in Cina, nel 2018 MICHELANGELO RELOAD a Pietrasanta a cura di A. Romanini e nel 2020 ROTONDELLA “ People and Landscape “ a cura della Fondazione Matera per la cultura”. Nel 2018 la Galleria Ghiggini Arte gli organizza una mostra personale.