OPERA IN CONCORSO | Sezione Fotografia

 | Icons III #003

Icons III #003
stampa analogica manipolata con la tecnica del mordancage e di seguito applicazione della foglia d’oro, carta baritata bianco e nero ai sali d’argento
18x13 cm.

Cesare Di Liborio

nato/a a Reggio Emilia
residenza di lavoro/studio: Basilicagoiano, ITALIA


iscritto/a dal 27 mag 2020

https://www.cesarediliborio.it


visualizzazioni: 1093

SHARE THIS

Altre opere

 | Icons III #002

Icons III #002
stampa analogica manipolata con la tecnica del mordancage e di seguito applicazione della foglia d’oro, carta baritata bianco e nero ai sali d’argento
13x18 cm.

 | Icons III #004

Icons III #004
stampa analogica manipolata con la tecnica del mordancage e di seguito applicazione della foglia d’oro, carta baritata bianco e nero ai sali d’argento
13x18 cm.

 | Icons III #008

Icons III #008
stampa analogica manipolata con la tecnica del mordancage e di seguito applicazione della foglia d’oro, carta baritata bianco e nero ai sali d’argento
13x18 cm.

Descrizione Opera / Biografia


Progetto sull’idea dell’icona, più precisamente indice iconico. Immagini come indici iconici che visivamente rimandano alla figura o all’oggetto Icona. Ogni lavoro è formato da un gruppo di nove immagini. Dopo l’intervento in mordançage che fa sì che l’immagine, riproduzione del reale personale, entri in una condizione irreale, utilizzo l’applicazione della foglia d’oro per far assumere all’immagine stessa una attitudine di icona, come ad esempio, le antiche icone russe raffiguranti la Madonna.
La scelta del numero di nove immagini per progetto è un omaggio ad Andy Warhol, che con l’opera delle nove Marilyn sdoganò l’immagine dell’icona da classica a pop. Le immagini sono stampate su carta baritata della misura 18x13cm. La scelta della misura piccola per rendere l’oggetto prezioso, come piccole miniature sulle quali necessita soffermarsi per vedere il particolare.
Ogni Lavoro ha un rimando e con le calle di “Icons III” l’omaggio alle calle di Robert Mapplethorpe.
L’idea è quella di creare nove indici iconici per mantenere il numero uguale alle foto di ogni progetto.
Cesare Di Liborio
Ha esposto i suoi lavori in mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero. Tra le più significative, nel 2000 viene invitato da Michèle Moutashar, ad esporre il suo lavoro dal titolo “Les colonnes d’Hercules” al Musée Reattu, in concomitanza dei XXXI Rencontres Internationales de la Photographie di Arles.
Nel Giugno del 2001 espone a Bruxelles presso la sede del Parlamento Europeo.
Nel 2003 al Musée de la Photographie à Charleroi in Belgio.
Nel 2004 espone al Musée Mahmoud Saïd di Alexandrie in Egitto in occasione del Festival méditerranéen d’Alexandrie.
Nell’ Ottobre del 2005 viene invitato da Citroën Francia, espone “Pallas” a Parigi all’interno della FIAC (Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea).
In Aprile del 2006 La Galleria Radium Artis espone la sua personale “Limen” sul tema da lui sempre approfondito del limite, curata da Daniele De Luigi.
Nel Gennaio 2007 espone all’ Université Claude Bernard Lyon1 di Lione la mostra personale “Via Parma, 14”.
Nell’agosto 2010 inizia a riprendere una nuova serie di immagini sull’idea del labirinto che, insieme alla serie presentata alla Maison Européenne de la Photographie di Parigi nel 2003, danno vita alla mostra “Labyrinthi” presentata nell’estate 2011 ad Arles.
Nel 2013 produce il lavoro fotografico “Appena prima di…”, un progetto sviluppato sull’idea dell’attimo appena prima che accada qualcosa, che esporrà nell’estate 2014 ad Arles in occasione dei Rencontres de la Photographie.
Sempre nello stesso anno è invitato dal Photography Museum of Seoul ad esporre la serie “Les Colonnes d’Ercules”.
Nel 2016 sviluppa un progetto dal titolo “Lumen Flowers”, una serie di 33 immagini nel formato 10x15cm in copia unica, raffiguranti un erbario fantastico, realizzate con una tecnica particolare “off-camera”, senza apparecchio fotografico e senza pellicola.
Nel 2017 partecipa al Mia Photo Fair di Milano con la galleria Alidem. Sempre nello stesso anno viene invitato ad esporre il progetto “Via fratelli Cervi 66, MaxMara” al Colorno PhotoLife.
Nell’Aprile del 2018 in occasione di FotografiaEuropea 2018, presenta il volume “Via fratelli Cervi 66, MaxMara” editato da Silvana Editoriale.
All’inizio del 2019 si dedica a due nuovi progetti che si sviluppano sull’idea dell’ “oltre”.
Il progetto ”Ade” è la rappresentazione di quello che il fotografo immagina nell’aldilà.
Il progetto ”Wandering souls” è nella fantasia la rappresentazione di un insieme di anime erranti che vagano alla ricerca della pace.
Sempre nel 2019 il Fondo Malerba Fotografia organizza ed espone la serie “Le colonne d’Ercole” prima a Tokio presso la galleria Roonee 247 Fine Arts, poi a L’Avana presso il Centro Hispanoamericano di Cultura.
Nel 2020 dà vita ad una nuova serie di progetti in opera unica dal titolo ”Icons”.
Ha pubblicato diversi libri fotografici dei suoi lavori accompagnati da testi di personaggi del mondo della cultura come Jacques Le Goff, C.H. Favrod, Italo Zannier, Michèle Moutashar, Xavier Canonne, Antonella Anedda, Robert Pujade, Paolo Barbaro, Massimo Mussini, Daniele De Luigi e altri ancora.
Le sue fotografie sono presenti nelle collezioni di: Bibliotheque Nationale de France, Musée Reattu, Arles, Musée de la Photographie, Charleroi, Archivio Italo Zannier, Venezia, Maison Européenne de la Photographie, Parigi, Victoria & Albert Museum, Londra, J. Paul Getty Museum, Los Angeles, Fondazione Giulia Maramotti, Reggio Emilia, Detuschen Centrum für Photographie, Kunstbibliothek, Berlino, CSAC Centro Studi Archivio della Comunicazione, Parma e diverse altre.