Descrizione Opera / Biografia
Transitory body è composta dall’assemblaggio di due tipi di legno chiaramente diversi per essenza, età e stato di conservazione. Il primo è chiaro e uniforme, senza imperfezioni, l’altro scuro e segnato dalle tracce del tempo e dall’intervento di fattori esterni che ne hanno alterato irrimediabilmente la struttura. Uniti da un taglio netto restituiscono la forma di un piede.
Idealmente l’opera include un terzo strato materico: la terra, alla quale i piedi sono ancorati durante tutti i passaggi evolutivi del corpo, e che costituisce la polvere e lo stato finale a cui il corpi e la materia fanno ritorno. Accostati uno accanto all’altro, questi tre livelli restituiscono un’immagine netta della mutazione progressiva della materia, da uno stato transitorio all’altro fino a scomparire.
Come di consueto nella mia ricerca mi servo di materiali organici, tenendo conto della loro storia e dell’evoluzione che hanno subito, e attribuendo valore anche a questi fattori facendoli diventare parte attiva della narrazione dell’opera.
Il materiale che prediligo è il legno che è sia elemento di natura, luogo in cui si accumula la memoria, e materiale nel quale è possibile leggere le tracce del tempo, prima, durante e dopo il processo artistico.
Andreas Senoner
Nato a Bolzano nel 1982, vive e lavora a Firenze.
Ha studiato scultura all’Accademia di Belle Arti di Firenze, alla Facultad de Bellas Artes San Carlos di Valencia (Spagna) e al MCAD di Minneapolis (USA).
A Valencia frequenta corsi di arti performative e poesia sonora con l’artista Bartolomé Ferrando.
A Minneapolis segue la scuola di scultura dell’artista americano Kinji Akagawa insieme al quale approfondisce la tecnica della scultura del legno e la funzione che può avere nel contesto contemporaneo.
Senoner focalizza la sua ricerca scultorea sull’elaborazione di temi come la metamorfosi, l’eredità e la stratificazione, sia simbolica che materiale. Nelle sue sculture indaga inoltre il rapporto fra l’individuo, il mutare del contesto in cui risiede e gli elementi che ne determinano il mutamento.
L’artista riprende le modalità operative della scultura tradizionale rielaborandole in chiave contemporanea e in funzione del messaggio, giungendo a un linguaggio strettamente legato alla concretezza dei materiali scelti e alle tematiche trattate, e riuscendo a instaurare un dialogo e creare dei parallelismi con la memoria dell’osservatore.