Premio Combat Prize

Mattia Ferretti - Premio Combat Prize

OPERA IN CONCORSO | Sezione Pittura

 | Dio seduto sopra di me li piange

Dio seduto sopra di me li piange
pastelli a cera, tavola di compensato
70x100

Mattia Ferretti

nato/a a Atripalda
residenza di lavoro/studio: Torino, ITALIA


iscritto/a dal 30 apr 2018


Under 35

http://www.mattiaferretti.com/


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 | Dio seduto sopra di me li piange_racconto

Dio seduto sopra di me li piange_racconto
descrizione ecfrastica sulla creazione dell’opera candidata, foglio digitale
70x100

 | _senza titolo_

_senza titolo_
disegno digitale, pc
70x50

 | CROWL

CROWL
disegno digitale, pc
70x100

Descrizione Opera / Biografia


DIO SEDUTO SOPRA DI ME LÌ PIANGE
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Alla luce di questa esperienza, considerabile come un vero e proprio incontro con la Pittura, si potrebbero quindi elaborare alcune considerazioni utili.
Assumendo la pittura come qualcosa di ineffabile, la cui forma -aldilà dell’artificio retorico- può essere soltanto intuita e vissuta come un’esperienza intima e profonda, come si può decidere di poter dipingere? Con che presupposti? E soprattutto, con quale stato d’animo?
È a partire da queste domande che si sviluppa il lavoro di Mattia Ferretti.
Il disegno descritto nel racconto “Dio seduto sopra di me lì piange” costituisce infatti una presa di coscienza sull’impossibilità della Pittura, o meglio la consapevolizzazione che la Pittura non può che essere considerata come un’esperienza non condivisibile.
Quello stupore, quella meraviglia, quell’incanto non possono essere sensazioni riconducibili oggi all’idea della pittura o, per lo meno, non si può credere che questa possa manifestarsi, o solamente possa essere riconosciuta, in qualsiasi sistema costituito di cose.
La pittura, definita come genere, diviene infatti un territorio ascritto a delle regole, si formalizza e finisce quindi per ricondursi unicamente a un’esperienza estetizzante.
Il medium della Pittura però non si può riferire semplicemente alle specificità del suo mezzo, ridurre a un linguaggio o esprimere in un ragionamento, in quanto il suo senso più profondo esula dalla forma. All’infuori del suo significato più comune, con il termine Pittura sarebbe più coscienzioso e scrupoloso invece riferirsi a un incontro fortuito con un’altra entità come qualcosa di disatteso.
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Mattia Ferretti (Atripalda,1987) vive e lavora a Torino. Nel 2011 si laurea in Scienze della Comunicazione presso l’UNIBAS di Potenza , poi nel 2018 all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino consegue il diploma di laurea in Pittura. Ha preso parte a diverse mostre collettive tra cui si segnalano Art Prize CBM, 2011 (Rivarolo-TO); 7th International Student Triennal, 2017 (Istanbul); Premio Arte, 2017 (Milano); Premio Francesco Fabbri, 2017 (Pieve di Soligo-TV); a Torino ha inaugurato nel 2018 la sua prima mostra personale presso isole.