Walter Guadagnini, nato in Trentino nel 1961 ma di origini torinesi, è non a torto considerato come una figura di riferimento, in Italia, nel panorama della fotografia. Ha diretto dal 1995 al 2005 la Galleria Civica di Modena, conducendo per otto anni – fino al 2003 – la rassegna Modena per la fotografia. Titolare della cattedra di Storia della Fotografia all’Accademia di Belle Arti di Bologna già dal 1992, ha curato mostre importanti in musei e istituzioni che vanno dal MAMBo di Bologna alla Strozzina di Firenze, dalle Scuderie del Quirinale di Roma a Palazzo Blu di Pisa. Nel 2007 è Commissaire unique della sezione che Paris Photo dedica all’Italia, ideatore e curatore di una collana di storia della fotografia edita da Skira in 4 volumi dal 2011 al 2014, con il contributo dei maggiori storici e critici fotografici internazionali, responsabile dal 2006 della sezione fotografia del “Giornale dell’Arte”,dal 2015 affianca Diane Dufour e Elio Grazioli nella direzione artistica del festival internazionale Fotografia Europea di Reggio Emilia. Dal 2016 è direttore di Camera centro per la Fotografia italiano.
Lorenzo Balbi (Torino, 1982) è direttore del MAMbo, Museo d'Arte Moderna, Bologna. Dopo la laurea in Conservazione dei Beni Culturali all’Università Ca’ Foscari di Venezia, si specializza in Arte Contemporanea all’Università degli Studi di Torino. I suoi testi ed articoli sono stati pubblicati su diverse riviste tra cui: Il Giornale dell'Arte, Inside Art, Artribune, Mousse, La Stampa, Exibart, ATP Diary, Il Giornale dell'Architettura. Per quattro anni è stato direttore artistico della galleria Verso Artecontemporanea, spazio dedicato alla ricerca sugli artisti emergenti del continente asiatico. Alcune sue collaborazioni recenti comprendono la curatela del Live Program per DAMA, nuova fiera sperimentale dedicata a gallerie emergenti internazionali, il comitato scientifico di NESXT, festival degli spazi indipendenti e la curatela del Pomilio Blumm Prize, concepito in collaborazione con Magnolia e Sky Arte HD. Dal 2007 alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, insegna Metodologia della Curatela per Campo, corso per curatori (www.fsrr.org/campo) e si occupa dell’organizzazione e dello sviluppo di progetti espositivi negli spazi dell’istituzione a Torino e a Guarene d’Alba e delle rassegne espositive della Collezione Sandretto Re Rebaudengo all’estero. Tra le mostre curate: Neve chimica (Casa Olimpia, Sestriere, 2012); Riikka Kuoppala. La casa di biscotti (Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, 2013); Thomas Teurlai. Europium (Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, 2014); Stanze/Rooms (meCollectors Room, Berlino, 2014); Pierre Michelon. Parole e angurie (Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, 2015); Spin-Off (Centro de Arte Contemporaneo, Quito, 2015); Daniel Frota. Irrealis Mood (Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, 2016). Ha seguito come assistente curatore il progetto Residenza per Giovani Curatori Stranieri nel 2009 (coordinatore Ilaria Bonacossa), nel 2011 e 2012 (coordinatore Stefano Collicelli Cagol), fino a diventare il curatore responsabile del progetto dalla nona edizione nel 2015 (www.fsrr.org/ycrp).
Francesca Baboni. Vive a Correggio (RE). Laureata in Lettere Classiche con indirizzo storico-artistico all'Università di Bologna, è critico d'arte, storico dell'arte e curatrice indipendente. Da diversi anni cura per spazi privati ed istituzionali mostre personali e collettive di artisti contemporanei, con un'attenzione particolare alla pittura e alla fotografia. Ha collaborato con diverse riviste del settore e al momento è redattrice della rivista Artribune. Collabora con il Centro Studi Correggio Art Home dedicato al pittore Antonio Allegri detto Il Correggio, ed è membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Il Correggio, che ne gestisce l'attività.
Andrea Bruciati (Corinaldo, 1968) è direttore di Villa Adriana e Villa D'Este a Tivoli. Ha ottenuto la laurea in storia dell’arte contemporanea, scrivendo una tesi su Lucio Fontana e Piero Manzoni. Dal 2002 al 2012, è direttore artistico del GC. AC di Monfalcone, e dal 2013 al 2016 direttore artistico di Art Verona. Ha collaborato con diverse riviste specialistiche ed ha partecipato attivamente al dibattito sulla creazione di un network nazionale di ricerca e formazione d’arte contemporanea. Si è inoltre occupato della (interessato alla) promozione internazionale della nuova generazione di artisti italiani che lavorano nel nostro, avviando il premio d’arte contemporanea MOROSO, il network Argonauti, e la diffusione dei nuovi media. Il suo lavoro per il museo include la progettazione di format come: lab. it, videoREPORT, prima visione, 40, L’immagine sottile, Fruz, Past Forward, On Stage, Message in a Bottle; So Fresh!, studiovisit. it, and Where the West Ends. Tra le esibizioni che ha organizzato ci sono: Ouverture: Art from Italy (2002); Painting Codes (2006); Arrivals and Departures Europe: a new generation of artists (2010); 00 ITALIA: 100 masterpieces for a hypothesis of History (2012), Yellowing of the Lunar Consciousness (2013); visions for an inventory (2014); The Rooms of Aragon (2015), Morandi and Agnetti: difference and repetition (2016) and Versus (2016).
Federica Chiocchetti è un critico fotografico, curatore, docente ed editore. Di recente ha co-curato la mostra Invisible Stratum per l'edizione 2017 del Tokyo Photo Festival in Giappone e l'edizione 2017 del Jaipur Photo Festival in India. Le sue mostre passate includono: Feminine Masculine: On the Struggle e Fascination of Dealing with the Other Sex per Photo 50 alla London Art Fair (2016), P.H. Emerson: Presented by the Author, al Nottingham Castle Museum and Art Gallery, in collaborazione con il V & A and the Art Fund (2015-2016), Amateur Unconcern: A Photo-Literary Fantasy, nell'ambito del FORMAT Festival 2015, Tommaso Tanini's H. said he loved us, alla Kunsthalle di Budapest (2014) e Love and Lead [Love and Lead]: the Photography of Extremes in 1970s Italy co-curata da Roger Hargreaves per l’Archive of Modern Conflict alla Brighton Photo Biennial e vincitrice del Kraszna Krausz 2015 Best Photography Book Award (2014). I suoi scritti sono apparsi su IMA, The Eyes, Der Greif, Photoworks, FOAM, Objektiv, Unseen magazine, EXTRA, The British Journal of Photography, Krakow Photomonth, The Photographers 'Gallery Blog e MAPP Editions (MACK). Ha conseguito un Master in Letterature Comparate presso l'University College di Londra e ha conseguito la laurea in Editoria e Letteratura presso l'Università di Milano.
Stefano Taddei. Nato a Vignola (MO) e vive ad Albinea (RE). Laureato in Conservazione dei Beni Culturali - Area Contemporanea all'Università di Parma. È critico d'arte e curatore indipendente.