Premio Combat Prize

ALESSANDRA TUROLLI - Premio Combat Prize

OPERA IN CONCORSO | Sezione Pittura

 | Vie di Luce - N° 11

Vie di Luce - N° 11
mista (mixed media), tela
150x100

ALESSANDRA TUROLLI

nato/a a CANONICA D’ADDA (BG)
residenza di lavoro/studio: LERICI, ITALIA


iscritto/a dal 27 apr 2018

http://www.alessandraturolli.it


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Vie di Luce - N° 14
mista (mixed media), tela
100x100

Descrizione Opera / Biografia


1) BREVE BIOGRAF. DI ALESSANDRA TUROLLI (600 BATTUTE)
Proviene da una famiglia di artisti. Giovanissima, dopo aver vinto un concorso di pittura, è segnalata all’Accademia Carrara di Bergamo che frequenta per due anni sotto la guida di Trento Longaretti. Nonostante il suo profitto sia eccellente, decide di abbandonarla per effettuare una sua personale ricerca pittorica. Riprende quindi a dipingere e comincia ad esporre.
Dal 2003 espone in spazi pubblici e privati, in mostre personali e collettive sia
in Italia che all’estero. Ottiene ampi consensi critici, fra tanti quelli autorevoli di Vittorio Sgarbi. Il suo linguaggio si muove nel contesto figurativo e poi nell’informale, nel cui ambito si sente più libera di esprimersi. Le sue opere sono accolte con successo; entrano in collezioni private e pubbliche ( CAMEC “ Centro d’Arte Moderna e Contemporanea di La Spezia ).
2) CRITICA DEL PROFESSOR VITTORIO.SGARBI - Giugno 2014
”La pittrice Alessandra Turolli rappresenta una pittura materica, raffinata e tendenzialmente monocroma, che trova forma e forma gentile, nell’ informale. Composizioni rese plastiche dal fermento dei materiali che ribollono sotto un velo uniforme di colore.
La sua tentazione non è l’astrattismo, ma il simbolismo, con riferimenti e significati esoterici, che integrano le suggestioni di Alberto Burri”
3) TESTO CRITICO DELLA DOTT.ESSA ELENA GOLLINI SUL
CICLO DI OPERE ”VIE DI LUCE” DELL’ARTISTA
ALESSANDRA TUROLLI
Alessandra Turolli approda alla ricerca tematica denominata “Le vie di luce” dopo un percorso articolato su più livelli di percezione cognitiva e sensoriale, che l’ha spinta a intraprendere un ulteriore intenso passaggio evolutivo di notevole portata, che influisce e influirà in modo determinante anche sulle future ispirazioni creative e si può considerare una pietra miliare, fondamentale e imprescindibile, del suo fare arte.
Le opere dedicate alle “Radici dell’essere” lasciano spazio ad una proiezione scenica dominata da una profonda visione introspettiva e scandita dalla sfera spirituale più recondita e si protendono verso il desiderio di condividere importanti riflessioni esistenziali, con un’esigenza comunicativa incalzante, che la guida ad un’elevazione di pensiero molto pregnante.
La ricerca attuale sulle “vie di luce” è dunque orientata e canalizzata a scandagliare quel prezioso comparto intimo, che ciascuno deve custodire e alimentare, all’insegna del pieno e cosciente risveglio dei sensi.
La luce diventa simbolo chiave di rinascita, di rigenera- zione, di illuminazione sublimata dal sapere e dalla cono- scenza, di quanto, pur non essendo subito tangibile e visibile all’occhio, va cercato e colto seguendo dei parametri valutativi e interpretativi, che vanno oltre il semplice impatto estetico e celano un multiforme e sfaccettato mondo nascosto, tutto da scoprire. La luce racchiude una potente energia vitale, una linfa pura e incontaminata, un fulgore assoluto e perpetuo, che si irradia e si sprigiona coinvolgendo il pathos dell’osservatore e appagandone la mente, il cuore e l’anima.
“Per dare di più di ciò che siamo, dobbiamo uscire da noi stessi, superarci, entrare nelle regioni superiori e cogliere gli elementi che potremo in seguito distribuire. Questo è il segreto dell’Arte Divina: superarsi al fine di poter apportare all’umanità qualcosa di migliore”. (M.O. Aivanhov)
Dott.ssa. Elena Gollini
Lerici 10.dicembre 2017