Premio Combat Prize

Massimo Giorgi - Premio Combat Prize

OPERA IN CONCORSO | Sezione Scultura/Installazione

 | Titano

Titano
pittoscultura, acciaio
160x60

Massimo Giorgi

nato/a a Frosinone
residenza di lavoro/studio: Ferentino, ITALIA


iscritto/a dal 15 apr 2017


visualizzazioni: 1113

SHARE THIS

Altre opere

 | Titano

Titano
pittoscultura, acciaio
160x60

 | Pieno-vuoto

Pieno-vuoto
pittoscultura, acciaio
120x50

 | Trilogia

Trilogia
pittoscultura, aacciaio
150x40

Descrizione Opera / Biografia


Biografia
Massimo Giorgi nasce a Frosinone il 7 marzo 1976. Si forma presso l’Accademia di Belle Arti del capoluogo ciociaro, ove consegue il Diploma di Laurea in Pittura con Moussa Abdayem ed Andrea Volo (Anno Accademico 2003-2004). È selezionato in occasione di diversi premi d’arte: al III Premio Internazionale “Biennale d’Incisione Città di Monsummano Terme” (Pt), quando si espongono incisioni e litografie di Giorgio de Chirico e di Georges Rouault al Museo di Arte Contemporanea e del Novecento della cittadina toscana e al Centre Culturel Le Toboggan a Décines-Charpieu (Lyon-France) (23.11.2003-15.02.2004; 04-31.10.2004; presidente del comitato scientifico Domenico Viggiano), alla XIX edizione del Premio di Incisione “Fibrenus - Carnello cArte ad Arte” presso il Museo Civico di Sora (23.04-08.05.2005; presidente della giuria Loredana Rea), al IX Premio Internazionale “Massenzio Arte” negli Ex Magazzini Generali di via del Commercio a Roma (15-30.11.2005; presidente della giuria Guido Strazza), alla XLII edizione della Rassegna d’Arte Contemporanea “Premio Sulmona” presso il Polo Museale Civico Diocesano Monastero di Santa Chiara della città abruzzese (05.09-03.10.2015; presidente della giuria Vittorio Sgarbi). Partecipa a diverse esposizioni nel territorio e in ambito nazionale ed internazionale, quali, la personale “Il suono del silenzio” (10-20.03.2012) curata da Tiziana Todi alla Galleria Vittoria di Roma e le collettive “Arte nel bosco” (2003) nella Valle Santa Serena a Supino (Fr) a cura di Patrizia Molinari, “Barwy Małopolski” (2006) presso la Galeria Sztuki U Jaksy di Miechów (Województwo Małopolskie - Polska) per cura di Krystyna Olchawa, “Presenti Assenti” (07.2006) alla Villa Comunale di Frosinone curata da Angela Sanna, “Segni di confine. A vent’anni dalla caduta del muro di Berlino” (06.12.2009-10.01.2010) nel Museo Centro Studi sulla Pittura di Paesaggio Europea del Lazio-Villa De Pisa di Olevano Romano (Rm) a cura delle associazioni “Fuori Centro” di Roma e “AMO” di Olevano, “Utopia del sembiante” (09.09-09.12.2012) presso il Museo del Paesaggio di Torre di Mosto (Ve) per cura di Stefano Cecchetto, “Dodici stanze” (10.10-22.11.2015) al CIAC–Centro Internazionale per l’Arte Contemporanea–Castello Colonna di Genazzano (Rm) curata da Claudio Libero Pisano in occasione della mostra “Shay Frisch” appartenente al progetto espositivo “L’albero della cuccagna” di Achille Bonito Oliva, che coinvolge personalità artistiche internazionali e che è diffuso in numerosi luoghi d’Italia.
Nel 2016 vince il primo premio “Art-e”, premio arti visive contemporane, se-zione scultura/installazione. Dal 2007 lavora nella Scuola Secondaria di Primo e Secondo Grado come docente abilitato in “Arte e Immagine” e “Disegno e Storia dell’Arte”. Dal 2011 è direttore artistico dell’Associazione Culturale “Harpax”di Ferentino (Fr), spazio espositivo in cui organizza mostre personali e collettive, incontri didattici e conferenze.
Descrizione dell’opera.
Da qualche anno lavoro con lastre di acciaio. Gli strumenti che utilizzo sono il mar-tello e la saldatrice. Modello e dò forma alla lastra con le mani. Ad opera quasi com-piuta intervengo con carte-veline, usate per pulire matrici calcografiche o con carta di giornale usata per asciugare lo strato di colore della tela su cui lavoro, tecniche usate da Afro Basaldella e da Mimmo Rotella. Dalla pittura alla scultura il passaggio è stato naturale: dalle morbide forme di colore sulla tela sono passato alle forme materiche dell’acciaio. Ho scelto l’acciaio per la sua lucida superficie specchiante, dove ciò che si riflette sono le mie rabbie, le forme dei miei pensieri, i miei sogni. L’opera che presento in concorso, “Titano”, è un assemblaggio di quattro lastre di acciaio saldate una sopra l’altra. Su alcune parti ho martellato e creato volumi, su al-tre ho applicato carte e foglie d’oro e d’argento. Titano simbolo di forza, dinamicità e bellezza.
 
 
 
 

Questo sito web o strumenti di terze parti utilizzati in questo possono fare uso di Cookies necessari per il corretto funzionamento e utili per gli scopi descritti nella Cookie Policy. Se volete saperne di più o rinunciare in tutto o ad alcuni cookie, vedere la Cookie Policy e/o l’informativa completa sulla Privacy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o continuando la navigazione in qualsiasi altro modo, implicitamente acconsenti all’uso dei Cookies.

Accetta CookiesRifiuta Cookies oppure leggi la nostra Policy PrivacyX