Premio Combat Prize

L’opera presentata fa parte di un ciclo pittorico: “Umanoidi”. Una composizione ideale che rappresenta una sintesi del concetto di potere. Tre continenti personificati da tre “umanoidi”, si contendono una ricchezza fittizia, in un gioco di luci arbitrario, che stacca le figure dal nero di fondo portandole allo scoperto e denudandole del loro realismo. Il dipinto è un racconto grottesco di come il potere crea un ciclo rigenerativo senza mai fermarsi.
“Realizzato con olio e ambra pura su tela, l’opera di Michele Di Erre è il risultato di uno studio, iniziato 3 anni fa, sulla tecnica del disegno a sguardo periferico, o laterale. Questo modo di disegnare, che esplora il soggetto in tutta la sua struttura, osservandolo come se lo si disegnasse solo con gli occhi, obbliga la mano a ricalcare l’immagine percepita senza alcun vincolo diretto con la realtà. L’opera è il risultato della percezione emotiva, svincolata dal filtro cognitivo della lettura del reale. Una realtà di cui si riappropria in uno stadio successivo, ricostruendo se stessa dai frammenti della vibrazione dell’artista.”
Daniela Magnetti