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OPERA IN CONCORSO  Sezione Grafica

Serena Cestari | Valdrada
vedi ad alta risoluzione

Valdrada
grafica, carta
42x59,4 cm

Serena Cestari

nato/a a Formia (LT)

residenza di lavoro/studio: Firenze (ITALIA)

iscritto/a dal 19 apr 2014

Under 35

http://https://www.facebook.com/serena.scarabocchia

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xilografia, carta
50x70 cm

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china, carta
25,2x24,3 cm

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Points of View
acrilico, tela
100x100 cm

Descrizione Opera / Biografia


Valdrada è il nome di una delle Città invisibili di Italo Calvino che Cestari ha scelto di reinterpretare secondo il metodo da lei chiamato Transletter-azione. Le immagini leggere e trasparenti descritte dallo scrittore si sono plasmate agilmente a tale metodo.
Ciò che rende particolare l’immagine è proprio la tecnica mista con la quale è descritta/rappresentata. Valdrada non è un testo ma non è più neanche un’immagine. Cestari si è avvalsa del testo dello scrittore per poter costruire un’altra Valdrada. Di questo testo ha rubato le lettere per portarle in un misterioso viaggio all’interno della pagina. Le lettere si sono dissociate dalle parole cui appartenevano per dare origine, nel campo della pagina, a immagini di ciò che in principio volevano descrivere.
Il testo si fa grafica nella maniera più diretta e di esso non resta che uno scheletro, visibile seppur mutilato. Se ne può ancora carpire il senso, ma appare frantumato. È l’immagine che, fatta della stessa materia del testo stesso (le lettere), permette di poterlo comprendere. Allo stesso modo, però, l’immagine resta criptica senza il testo ad esaurirla.
Testo e immagine smettono di dialogare e collaborare per diventare la stessa cosa. Pochissimi sono i segni aggiunti a mano dall’artista; più spesso sono le lettere ad essersi deformate per assumere la forma che intendevano descrivere quando ancora erano poste all’interno della parola.
Valdrada non descrive più e non illustra più. Essa è stata sottratta alla specificità della parola e, nata sotto i dettami del tempo e dei suoni, si è arricchita anche dello spazio e delle immagini.
Tra le collettive si ricordano:
“Above/below ground” a cura del Siena Art Institute, con Mark Dion e Amy Yoes, Museo dei Fisiocritici, Siena .
“I Fantasmi di Scano Boa”, con il gruppo Arte Sentimentale, Porto Tolle (RO).
Workshop:
“Above/below ground” a cura del Siena Art Institute, con Mark Dion e Amy Yoes, Siena .
Edizione 2012 di StART Point, partecipa a “Souk” a cura di Pier Luigi Tazzi, Ex3, Firenze.
Edizione 2010 di StART Point, Firenze.